Castellammare di Stabia assente nel caso Faito: scattano le proteste contro Cimmino
La città di Vico Equense compra il Faito. Nel caso della gestione della montagna Castellammare è assente, cosa che fa indignare alcuni componenti dell’amministrazione stabiese. Il totale disinteresse della Città delle Acque nel caso Faito sta provocando reazioni. Il consigliere d’opposizione Scala chiede a Cimmino di non restare inerme di fronte a questa situazione. Anche Tristano dello Joio, Presidente del Parco dei Lattari dice la sua, ecco le sue parole.
La protesta di dello Joio: “Proteggere e valorizzare e non cedere”
“Faito tocca Pimonte, Castellammare e Vico Equense e sarebbe giusto allora che ogni amministrazione venga messa in condizione di proteggere e valorizzare il proprio territorio. Cedere le quote al solo comune di Vico significa per Castellammare perdere competenze anche sul versante stabiese fino a Quisisana. Questo è inaccettabile.
Faito é Castellammare, Faito è la nostra montagna che raggiungiamo in funivia ma presto anche dalla strada che parte da Quisisana verso la vetta. Presto l’antico camminamento sarà recuperato è messo in sicurezza . Con il direttore del Parco Antonio Malafronte abbiamo avviato un iter che sembrava perso. Vogliamo vivere il Faito ed essere protagonisti del suo sviluppo per questo diciamo no alla gestione unica. Da stabiese sono orgoglioso delle nostre ricchezze naturali che dobbiamo proteggere e valorizzare e non cedere”
Scala si oppone: “Cimmino, esci da questo letargo”
Dura la protesta di Scala, dell’opposizione, che striglia Cimmino con un acceso rimprovero, ignaro di quello che sta succedendo alla montagna.
Sindaco mentre tu risolvi questioni interne lasciando la città in un limbo, gli altri fanno fatti, importanti. Manca ancora l’atto amministrativo e il passaggio per il Consiglio comunale di Vico, c’è ancora tempo, svegliati Cimmino esci da questo letargo, da questo torpore, se non hai voglia o non sei in grado di farlo lascia il testimone, dimettiti.