Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, in merito all’apertura delle scuole, si è così espresso: “La questione dell’apertura dell’anno scolastico è un problema di grande complessità.”
Primo problema: screening da fare sul personale scolastico docente o non docente
“Il Governo ha deciso che i test sierologici per il personale scolastico sono volontari e non obbligatori. Io credo che non sia possibile riaprire le scuole in queste condizioni. Voglio fare un appello al personale scolastico che ha già dato prova di eccezionale responsabilità. Chiedo ai docenti di fare uno sforzo, di sottoporsi tutti al controllo sierologico, a cui dovrà fare seguito poi un controllo con il tampone”.
Secondo problema: La misurazione della temperatura
“E’ stato dato l’onere alle famiglie di misurare la temperatura ai propri figli prima di accompagnarli a scuola. E’ irreale; molte persone non hanno neanche il tempo di farsi il caffè al mattino”
“Ma poi m chiedo. Se ci viene misurata la temperatura quando entriamo in un ristorante o in un albergo perchè non farlo quando si entra negli istituti scolastici?”
Terzo problema: Le aule e il trasporto scolastico
“Non sappiamo ancora se il numero di aule consente il distanziamento degli alunni. Non abbiamo certezze neanche in merito al personale scolastico a disposizione; se qualcuno si mette in malattia, come si apre?”
“In merito al trasporto scolastico, è inutile che ci tormentiamo. Occorre aggiungere al trasporto pubblico il trasporto privato per avere più autobus a disposizione; altrimenti il problema diventa irrisolvibile”.
“Ai sindaci che mi hanno scritto dico che valuteremo in maniera definitiva sull’apertura dell’anno scolastico da qui a una settimana, quando avremo certezze sui nodi che segnaliamo: screening sul personale scolastico, misurazione delle temperature, aule disponibili e trasporto scolastico.
“Questi problemi vanno affrontati e in tempo utile altrimenti facciamo un disastro. Non lo dico per cattiveria, ma per questioni di merito che vanno risolte.”
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