Ascolta“Al lavoro con Eduardo” edito da Guida Editori è l’ultimo lavoro di Giulio Baffi, critico teatrale e giornalista del quotidiano “La Repubblica”, nonché direttore del Teatro San Ferdinando di Napoli dal 1978 al 1983. Attraverso quarantacinque prestigiose testimonianze Baffi racconta il genio di Eduardo De Filippo.
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Giulio Baffi al Teatro Karol di Castellammare di Stabia
Con la presentazione del libro “Al lavoro con Eduardo” di Giulio Baffi si è conclusa giovedì 23 Febbraio presso il Teatro Karol di Castellammare di Stabia la rassegna culturale “Platealmente – Dal libro alla scena – Incontro con gli autori” di Casa del Contemporaneo curata dal giornalista Pierluigi Fiorenza.
Sul palco del Teatro Karol, oltre all’autore del libro ed il giornalista Pierluigi Fiorenza, gli attori stabiesi Giuseppe De Rosa, Gianfelice Imparato ed Anna Spagnuolo che ha letto al nutrito pubblico presente in sala le testimonianze rese da Isa Danieli, Carla Fracci, Marina Confalone e Maria Letizia Compatangelo, oltre che deliziare la platea cantando a cappella “Uocchie c’arraggiunate”, brano che anche Eduardo De Filippo intona nell’atto unico Gennariello.
A smentire la fama di Eduardo di uomo inflessibile, Gianfelice Imparato che, sul palco del Karol, ha sottolineato come Eduardo, invece, tenesse particolarmente ai giovani attori dimostrandosi sì rigoroso nel lavoro, ma generoso e rispettoso con tutti quelli che non si adoperavano a rivolgergli leziosi omaggi. Di contro era capace di mostrarsi particolarmente distaccato con chi cercava di accattivarselo con comportamenti artificiosi.
“Era molto duro con chi era mellifluo, con chi tentava di entrare nelle sue grazie con metodi poco chiari.” (Gianfelice Imparato)
Circostanza confermata da Giuseppe Di Rosa cresciuto in una famiglia che non perdeva una commedia di Eduardo in TV, tant’è che quando da grande De Rosa ebbe a ritrovarsi per la prima volta al cospetto del maestro, la sua sensazione fu quella di avere a che fare con una persona di famiglia.
Nel corso della serata Baffi ha narrato del suo primo incontro con Eduardo e di quando il maestro lo designò a dirigere il Teatro San Ferdinando. Baffi ha poi sottolineato l’impossibilità di paragonare Viviani ad Eduardo, entrambi indiscussi protagonisti assoluti della scena teatrale, ma tanto diversi tra loro da non poterli porre nemmeno in antitesi.
“A lavoro con Eduardo” è un testo che nasce anche con il proposito di trasmettere ed affidare alle nuove generazioni l’enorme patrimonio umano, artistico e culturale lasciatoci da Eduardo. E’ un testo dunque che ben potrebbe essere proposto nelle scuole.
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