Un giorno triste per Napoli e non solo per Napoli. E’ arrivata poco fa la notizia della scomparsa dello scrittore Raffaele Bracale, uno dei massimi esperti di lingua e cultura napoletana.
Addio a Raffaele Bracale
Raffaele Bracale aveva 77 anni. Per oltre un ventennio ha lavorato in banca. Colpito da una improvvisa invalidità che gli ha impedito di camminare, non si è perso d’animo e ha dato libero sfogo ad ogni forma di creatività: dalla pittura alla fotografia, dalla poesia alla narrativa, dall’editoria al teatro, ottenendo numerosi riconoscimenti.
Autore di rappresentazioni teatrali quali Scaveze, ma sule. Fortuna mia. Ma cos’è questo inconscio? Il monaco santo. Chi fa male ‘è muonece… Quanno nascette Ninno a Betlemme, Bracale ha pubblicato anche libri di gastronomia, di ricette legate alla tradizione partenopea.
Tanti i messaggi di cordoglio che stanno rimbalzando sui social. «La perdita di Raffaele Bracale è gravissima. Gravissima. Un riferimento culturale costante, un Maestro, un uomo speciale. Un dolore immenso per questa città, oggi molto più povera» ha scritto Maurizio de Giovanni.
E non poteva mancare anche il messaggio di Amedeo Colella: «Oggi se ne è andato un grande uomo, un amico ma soprattutto il mio maestro: Raffaele Bracale. Devo tutto a lui. Tutto quello che racconto me lo ha insegnato lui, tutto! Era la “cassazione” per ogni controversia sulla lingua napoletana (anzi idioma come voleva che si dicesse). La mia casa editrice, Cultura nova, è nata grazie a lui. Ho studiato la napoletanità editando i suoi libri. Risolveva tutti i quesiti che gli sottoponevo. Mi mancheranno le chiacchierate davanti al caffè di Annamaria. Così voleva che fosse definito in quarta di copertina. Raffaele Bracale – Napoletanologo, studioso dell’idioma napoletano. Poeta, narratore, commediografo, attore e regista teatrale»