Le chiese di Napoli: 5 da visitare assolutamente!

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Sono circa 500, da qui la città viene spesso anche chiamata “la città delle 500 cupole”.
In realtà questo numero è approssimato per difetto, sembrerebbero infatti essere molte di più, di cui però purtroppo un numero consistente è letteralmente in stato di abbandono.

Andrebbero visitate tutte, dato che nel loro complesso raccontano una storia, la storia di Napoli.
Con la loro evoluzione architettonica, andando dallo stile gotico al barocco, dal neoclassico al moderno, costituiscono un tesoro inestimabile.

Se siete curiosi di visitarle, ma non sapete quali scegliere per il vostro tour, queste sono quelle che secondo noi meriterebbero la vostra attenzione!

1. La cattedrale di Napoli

Il Duomo di Napoli, dedicato a Santa Maria Assunta, è sicuramente una delle più belle e maestose chiese della città.

Si trova tra le vie ottocentesche del centro storico e si tratta di un edificio dallo stile gotico.
La sua facciata è alta circa 50 metri ed è dotata di tre portali, ma il suo lato destro viene aperto soltanto per le festività che celebrano San Gennaro e in alcuni casi straordinari.

Le due navate laterali, con le loro cappelle e nicchie, testimoniano i vari passaggi nell’arte e nell’architettura napoletana nel corso dei secoli.

Tra le varie cappelle, 2 in particolare si distinguono per la loro rilevanza artistica.
La Cappella di Santa Restituta, sulla navata sinistra, corrisponde all’antica basilica voluta dall’imperatore Costantino. E’ un’interessante testimonianza dell’arte paleocristiana a Napoli.

La Cappella del Tesoro di San Gennaro, sulla navata destra, risale invece alla prima metà del XVII secolo. E’ in questa cappella, in un magnifico stile barocco, che tutti gli anni si attende con ansia il miracolo della liquefazione del sangue del santo.

2. Cappella San Severo

Questa piccola chiesa è la più visitata dai turisti italiani e stranieri. Si trova anch’essa nel centro antico, e trabocca di tesori artistici di ogni tipo.
Sono in particolare le sculture, con le loro incredibili storie, a catturare la maggiore attenzione dei visitatori.
Al centro della chiesa risiede il suo capolavoro: il Cristo Velato di Giuseppe Sammartino.

Secondo la leggenda il velo di marmo che si può osservare sul corpo di Cristo, è costituito da un velo di reale tessuto che ha subito una trasformazione in roccia (marmorizzazione) grazie all’applicazione di una sostanza creata dal Principe di San Severo, famoso alchimista.

3. La chiesa del Gesù nuovo

Questa chiesa, anche conosciuta come chiesa della Trinità Maggiore, è situata in una delle piazze simbolo del centro storico di Napoli.

L’edificio, prima di essere trasformato in ecclesiastico, era in origine il palazzo del principe di Salerno Roberto Sanseverino d’Aragona.

La sua facciata, facilmente riconoscibile, è formata da un tappeto di piramidi di pietra che ha alimentato leggende di ogni tipo. Secondo una leggenda questo suo bugnato è stato “montato” al contrario, attirando così energie negative; forse è per questo motivo che la Chiesa, nei secoli, ha subito molti incidenti e crolli.

4. La Chiesa di San Francesco di Paola

Questa chiesa, tra quelle in stile neoclassico, si trova nella piazza più iconica della città: Piazza Plebiscito.

Fu costruita nel 1815 per volere di Ferdinando I delle Due Sicilie, che decise di costruire la chiesa come ringraziamento a San Francesco di Paola per la riconquista del regno.

Il suo portico è sorretto da 38 colonne doriche che ricorda il Pantheon romano e che ne hanno fatto un marchio inconfondibile, in quanto soggetto privilegiato (insieme al golfo) delle cartoline più vendute in città!

Gli interni della chiesa sono abbelliti e arricchiti da numerose pitture e sculture dell’800.

5. La Chiesa di San Domenico Maggiore

Questa Basilica è uno dei templi più importanti di Napoli, sia per la sua importanza storica, che per il suo valore artistico.

Il suo modesto aspetto esterno potrebbe ingannarci, ma al suo interno sono nascosti sorprendenti tesori.
L’interno della chiesa è molto vasto e ricco di sfarzo. Una gioia di colori ben assemblati, dall’oro al celestino, che sono un perfetto esempio di barocco napoletano.

Le cappelle presenti sono ventisette, spiccano in particolare, la seconda, chiamata anche cappella degli affreschi sulle cui pareti sono presenti le opere del pittore romano Pietro Cavallini e la sesta, il cappellone del Crocefisso.

 

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