Trovato a Napoli un quaderno di Giacomo Leopardi risalente al 1816. L’opera è composta da quattro mezzi fogli ripiegati in modo da ottenere otto facciate. Il piccolo quaderno è un’opera inedita risalente al periodo giovanile del poeta, quando aveva 16 anni.
Giacomo Leopardi e il manoscritto da 160 lemmi
L’opera, ritrovata all’interno del fondo leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli non aveva mai visto la luce. Una piacevole sorpresa per gli studiosi di letteratura e non solo; un manoscritto giovanile passato del tutto inosservato fino a questo momento, tornato alla luce grazie al lavoro dei proff.Marcello Andria e Paola Zito. Le ricerche sul manoscritto di Giacomo Leopardi, presentate nella giornata di oggi alla Biblioteca Nazionale di Napoli costituiscono un tassello in più alla storia del poeta di Recanati.
Il manoscritto contiene una lista di circa 160 lemmi di autori antichi, a testimoniare lo studio “matto e disperatissimo” che già da giovane il poeta aveva intrapreso, frequentando la biblioteca paterna. Una raccolta di autori che ci aiutano a comprendere maggiormente le fonti da cui Leopardi attingeva il proprio sapere già a quell’età.