Napoli – Ritrovato il dipinto Salvator Mundi, risalente al XV secolo, rubato dal museo della Basilica di San Domenico Maggiore. Era in un appartamento di Napoli in Via Strada Provinciale delle Brecce.
Recuperato il “Salvator Mundi” napoletano
Il Salvator Mundi, dipinto di scuola leonardesca, facente parte di una collezione custodita presso il museo “DOMA” della Basilica di San Domenico Maggiore del capoluogo partenopeo, è tornato oggi nella cappella Muscettola dalla quale era stato trafugato. A ritrovarlo sono stati gli agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile. Il proprietario dell’appartamento dove il quadro è stato trovato, un 36enne incensurato, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di ricettazione.
L’autore del dipinto è sconosciuto. Fu Giovan Antonio Muscettola, consigliere di Carlo V, ad acquistarlo a Milano e a portarlo a Napoli, durante una missione diplomatica. Il dipinto richiama il più famoso omonimo, di cui si sono perse le tracce negli ultimi due anni e sul quale vi è ormai una vera e propria “spy-story” tra il Louvre ed Abu Dhabi.
Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci
Sulle sorti del Salvator Mundi, dipinto attribuito a Leonardo da Vinci, aleggia una sorta di intrigo internazionale. Il dipinto battuto all’asta da Christie’s per la cifra record di 450,3 milioni di dollari nel 2017 sarebbe stato acquistato dal principe Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al-Saud. Il principe, dopo l’acquisto, aveva promesso di non tenere per sé l’opera, ma di esporla nella nuova sede del Louvre di Abu Dhabi. Tuttavia, l’opera avrebbe dovuto partecipare ad una mostra al Louvre di Abu Dhabi a fine 2018, ma da mesi non vi è più traccia.