Il 23 aprile 2019 i cittadini di Sant’Antonio Abate, dedicano il parco verde a Padre Carmine Coppola, Sacerdote dell’Ordine dei Redentoristi.
Figlio di questa terra e missionario della parola di Cristo, per ottantuno anni un prete semina bene. I suoi concittadini non lo dimenticano e a Lui dedicano il parco verde che sorge ai piedi dei monti lattari.
Nato nel 1927 da genitori contadini, Carmine fin dalla tenera età viene indirizzato ai valori Cristiani del Vangelo. Non perde tempo a capire che la sua strada è la stessa percorsa dal Cristo Redentore! E proprio nei “Redentoristi”, nel 1952 a Pagani, viene ordinato sacerdote. Un uomo dal fisico imponente ma dalla dolcezza immensa. I suoi profondi studi lo portano ad avere un amore spropositato per la Santissima Vergine Maria. E proprio come la Madonna nel corso della sua vita si impegna a combattere il maligno per la vittoria del bene sul male. Non a caso, tra gli appunti volanti, pochi istanti prima della sua morte nel 2008, ci lascia la seguente frase: “Chi ama la Madonna è così sicuro del Paradiso, come già stesse in Paradiso”.
Alle sedici, tutta la cittadinanza di Sant’Antonio Abate si è mobilitata con la Banda Comunale che ha accompagnato tutta la manifestazione. Dopo il saluto del Sindaco Antonio Varone ed il Vice Antonio Criscuolo, la parola è passata alle autorità ecclesiastiche Abatesi. In fine un breve discorso del Padre Provinciale dei Redentoristi, che poi ha scoperto e benedetto la locandina dedicata a Padre Carmine Coppola, all’ingresso dei circa 1.500 metri quadri di verde. Un rinfresco presso il chiosco centrale del parco ha concluso la cerimonia.
Con Padre Serafino Fiore, Provinciale dei Redentoristi, abbiamo rievocato un breve profilo di Pare Carmine.
D: “Padre può raccontarci un episodio emblematico di fede, del nostro amato concittadino Padre Carmine?”
P.Serafino Fiore: “Quello che mi piace ricordare di quest’uomo è l’abbinamento che aveva la sua imponenza fisica, quasi gigantesca, che corrispondeva ad una sua gigantesca semplicità d’animo!
Una capacità enorme di vivere una fede semplice, così come gli era stata impartita dai suoi genitori! Lui aveva una grande cultura teologica, un’esperienza di mondo e frequentazioni ed amicizie importanti. Ma il suo animo era semplice, un animo bambino, potrei dire.
Penso che oggi, in questo mondo così complicato. In un mondo che fa affidamento sulla tecnica, che ci espropria sempre più dalla nostra anima. Penso che un insegnamento così emblematico, come la figura emblematica di Padre Carmine Coppola che ogni giorno non smetteva mai di recitare il suo Rosario.
Il Rosario, la preghiera dei semplici. Di chi si abbandona al Signore! Di chi trova nella Tenerezza della Madonna, la forza per ricominciare ogni giorno e per sciogliere quei nodi troppo intrigati della nostra vita!”
D: “Io ho avuto la fortuna di conoscerlo ed in qualche circostanza mi ha parlato anche del male. E’ vero che ha combattuto anche il demonio?”
P.Serafino Fiore: “Lui di questo era molto consapevole! Prorio perché, dentro conservava un’anima semplice! In questo senso era un visionario del male, perché riusciva a vedere le tracce del male!
Tra i suoi amici – continua Padre Serafino – non a caso, aveva sacerdoti esorcisti, Italiani e stranieri, ne ricordo uno dell’Argentina. Aveva questo versante, così come anche un sacerdote molto vicino a lui, per l’esattezza di Oliveto Citra –Sa-.
Aveva questa sensibilità verso chi questo male lo affrontava di petto. Ecco, Padre Carmine lo affrontava alla maniera sua! Ripeto, con il suo percorso di fede, con la sua testimonianza e con la sua azione missionaria.
Lui sapeva benissimo che le armi del demonio sono subdole, più potenti della nostra volontà. In questo senso Lui era chiaro, nel combattere il male nelle sue più diverse manifestazioni. Nel denunciare il capo del male che è il demonio ed in questo Lui ritrovava la semplicità del bambino che si affida a Dio, si affida alla Madonna per debellare questo male e riesce ad andare avanti!”