Tre giorni d’angoscia culminati nel più terribile epilogo, il ritrovamento del cadavere di Diana Biondi, la 27enne di Somma Vesuviana di cui da giorni tutti erano alla ricerca.
La ragazza era uscita di casa la mattina del 27 Febbraio per recarsi alla facoltà di Lettere Moderne della Federico II alla quale era iscritta. Da alcune testimonianze pare sia arrivata in facoltà e abbia seguito le lezioni. Poi il vuoto. Il silenzio. Il telefono spento e il suo mancato ritorno.
La sera dello stesso giorni i familiari avevano presentato denuncia di scomparsa. Da quel momento erano scattate le ricerche. Ieri pomeriggio la tragica scoperta. Sono state delle persone che giocano a bocce nella zona di Santa Maria a Castello, località di Somma Vesuviana, ad avvistarne il corpo giù ad un dirupo. Inizialmente hanno pensato si trattasse di un manichino. Poi, certi che si trattasse di un cadavere hanno allertato le autorità competenti.
Il cadavere della giovane donna rinvenuto nel dirupo sarebbe quello di Diana Biondi. Manca solo l’ufficialità, ma gli inquirenti sembra che non abbiano dubbi circa l’identità. L’ipotesi è quella di un suicidio. Naturalmente saranno le autorità competenti ad indagare sulle cause che hanno determinato la morte della giovane donna.
La Redazione di Magazine Pragma si unisce al dolore dei familiari e di quanti ebbero a conoscerla e ad amarla.