Torre Annunziata sta vivendo un momento di grande potenziale. L’operato della nuova amministrazione, unito al fermento culturale che sta animando la città, ci spinge a credere in una svolta significativa. È fondamentale investire ogni risorsa, sia economica che intellettuale, per sostenere tutte le iniziative che possono promuovere la crescita in ogni ambito della cultura e dell’arte. Lo afferma Luigi Scognamiglio, presidente della Pro Loco Oplonti, all’indomani della conclusione della prima edizione del premio letterario “Poppea Sabina”.
“Il futuro di Torre Annunziata non sarà più legato allo sviluppo industriale. Siamo chiaramente orientati verso una riconversione turistica e ricettiva“, prosegue Scognamiglio. “Affiancare a questa offerta un ricco panorama di eventi artistici e culturali sarebbe di importanza cruciale. Per questo, stiamo mettendo e continueremo a mettere in campo tutte le nostre energie per promuovere nuove iniziative in questa direzione. È un momento estremamente propizio, e il panorama attuale di personalità e realtà culturali oplontine ci riempie di speranza”.
Basti pensare agli eventi letterari organizzati da associazioni ed enti, al movimento associativo che sta rivitalizzando il Corso, al fervore in campo teatrale con numerose compagnie attive (come gli Artisti Scalzi di Francalisa Malacario), e all’emergere di nuove figure nel mondo della scrittura, come il poeta-avvocato Marziano Vicedomini o il giornalista e scrittore Giovanni Taranto (e mi scuso con tutti gli altri numerosi talenti che non cito per motivi di spazio). “Abbiamo bisogno di persone capaci di valorizzare e raccontare le realtà del nostro territorio, ribaltando decenni di stereotipi negativi purtroppo legati alla cronaca”, aggiunge Scognamiglio.
“Raccontare una terra e trasmettere l’anima vera di un luogo, la storia delle persone che l’hanno vissuta, è difficilissimo. E lo è ancora di più quando si parla di un territorio come il nostro, tra il Vesuvio e il mare, pieno di contraddizioni ma anche di bellezza e umanità”, sottolinea il presidente. “Chi ci è riuscito davvero sono stati scrittori come i nostri Michele Prisco e Maria Orsini Natale. Hanno saputo raccontare questa terra con uno stile unico, scavando nell’animo delle persone, nella società, nei rapporti familiari.”
Pensiamo a Francesca e Nunziata, dove la Orsini Natale ha dato voce a una storia di donne e pastai ambientata proprio qui. O ai libri di Prisco, che ci hanno restituito un’immagine autentica – e spesso spietata – della borghesia meridionale.
“Oggi, c’è chi ha ereditato il ruolo dei suoi predecessori e sta continuando questo percorso, con una voce nuova ma con lo stesso amore per la verità: Giovanni Taranto“, prosegue Scognamiglio. “Anche lui torrese, anche lui profondamente legato a questa terra. Prima giornalista, ora scrittore, Taranto ha saputo fondere cronaca e narrativa in modo originale. I suoi libri, che usano il giallo come punto di partenza, raccontano molto più di un’indagine: parlano dei problemi sociali, delle ingiustizie, ma anche delle speranze, del nostro modo di essere e delle bellezze che ci circondano.”
Il Premio “Poppea Sabina”: Verità e Valore
“Per questo abbiamo scelto Giovanni Taranto come presidente della giuria del Premio Poppea Sabina. Non solo per la sua esperienza e sensibilità, ma perché rappresenta perfettamente lo spirito che vogliamo dare a questo riconoscimento: una scrittura che non finge, che non abbellisce, ma che racconta la verità, sempre con rispetto e passione”, spiega Scognamiglio.
“Taranto riesce a farci vedere i nostri luoghi per quello che sono davvero, ci aiuta a riflettere senza mai imporci un giudizio. Come lui stesso dice: ‘Io dico alla gente dove guardare, non cosa vedere’. E questo è anche il compito della buona scrittura: non dare risposte preconfezionate, ma farci fare domande.”
Con queste premesse, il Premio Poppea Sabina è stato e sarà qualcosa di più di un semplice concorso. È un modo per valorizzare le nuove voci, per continuare a raccontare questa terra meravigliosa e complessa, e per rimanere fedeli a ciò che siamo. Per questo, fin da ora, stiamo lavorando alla seconda edizione dell’iniziativa e promuoveremo anche altre attività, plaudendo a quanti, per la nostra terra, si accingono a fare altrettanto.