Bonus 150 euro: quando arriva e chi può fare domanda?


Dopo il bonus 200 euro previsto dal decreto Aiuti bis per professionisti ed autonomi, il decreto Aiuti ter ha previsto un ulteriore bonus una tantum dall’importo di 150 euro allo scopo di contrastare il caro vita e consentire, seppure in parte, una maggiore liquidità a lavoratori e famiglie. Come fare domanda e chi sono i soggetti beneficiari? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bonus 150 euro: chi sono i soggetti beneficiari e quali sono i requisiti

Il bonus in questione spetta a diversi soggetti, di cui la maggior parte lo riceverà automaticamente. In particolare beneficieranno della misura:

  • lavoratori dipendenti;
  • titolari di pensione, assegno sociale, pensioni di invalidità e trattamenti di accompagnamento alla pensione;
  • lavoratori autonomi;
  • stagionali;
  • lavoratori domestici;
  • co.co.co.;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • percettori RdC;
  • percettori di Naspi e Dis-Coll a novembre 2022;
  • percettori di disoccupazione agricola;
  • autonomi senza partita Iva titolari di contratti d’opera nel 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • coloro che hanno beneficiato nel 2021 delle indennità per lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.

Si tratta essenzialmente delle stesse categorie a cui è corrisposto il bunus 200 euro, la differenza sostanziale riferisce invece al tetto di reddito che da diritto alla misura. Si passa infatti dai 35 mila euro previsti dal decreto Aiuti bis ai 20 mila euro previsti dal decreto Aiuti ter. Tale riduzione ha lo scopo di garantire la copertuta nei confronti di una platea di cittadini che si stima essere pari a 22 milioni.

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Chi lo riceverà automaticamente e chi dovra richiederlo?

Come già evidenziato, la maggior parte delle categorie di beneficiari potranno ricevere il bonus automaticamente. Lo avranno infatti nella busta paga i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro in essere nel mese di novembre e con retribuzione imponibile nel medesimo mese fino a 1.538 euro previa dichiarazione di non essere percettore di altre prestazioni incompatibili. L’indennità spetta una sola volta, anche nel caso di più rapporti di lavoro, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.

Anche per i pensionati il bonus verrà corrisposto automaticamente mediante l’INPS nel mese di novembre. Riceverà il bonus il pensionato residente in Italia, titolare di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore per il 2021 a 20 mila euro.

Niente domanda neanche per lavoratori domestici, quali colf e badanti, e i percettori di indennità di disoccupazione, il cui beneficio verrà automaticamente disposto dall’INPS. Stesse condizioni anche per i nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.

Non otteranno il bonus automaticamente e quindi dovranno fare domanda:
Co.co.co, dottorandi, stagionali del turismo: per richiedere la misura tali categorie non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e devono avere un reddito non superiore a 20 mila euro. Sono richieste inoltre almeno 50 giornate lavorate nel 2021 ai lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti, così come agli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Lavoratori autonomi
Il decreto Aiuti ter si rivolge anche a quest’ultima categoria, aumentando la dotazione a disposizione del fondo con cui il bonus verrà erogato ai lavoratori dipendenti con Partita Iva e ai liberi professionisti. Nello specifico il bonus 150 euro si aggiunge al bonus 200 euro, a condizione che nel 2021 tali soggetti abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20.000 euro. Bisogna tuttavia ricordare che quest’ultima categoria è ancora in attesa del decreto attuativo che gli consenta di ottenere il bonus 200 euro.

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