Rivolto a coloro che sono in dolce attesa o che hanno ricevuto l’ok per l’affidamento o l’adozione di un minore, il bonus corredino 2023 è un contributo erogato dall’INPS a prescindere dal loro reddito. Vediamo insieme come funziona e come fare domanda.
Bonus corredino 2023, a chi è rivolto?
Il premio alla nascita o bonus mamma domani, conosciuto anche come bonus corredino, è un’agevolazione economica erogata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) destinata a tutti coloro che sono in dolce attesa o che hanno ricevuto l’ok per l’affidamento o l’adozione di un minore. Di conseguenza si ha diritto al bonus solo per il semplice fatto di aver avuto un bebè.
Nello specifico si ha diritto al bonus in caso di:
- figlio biologico;
- adozione di un minorenne;
- affidamento preadottivo sempre di un minorenne.
È inoltre necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- essere cittadini italiani, comunitari o stranieri extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno;
- essere almeno alla trentaduesima settimana di gravidanza.
Sono esclusi invece i requisiti reddituali.
Bonus corredino 2023, qual è l’importo?
Per il bonus corredino 2023 sono stati previsti 800 euro per ogni bimbo nato/adottato. Di conseguenza per due gemelli spettano 1.600 euro e così via.
L’importo può essere accreditato presso l’ IBAN fornito al momento della domanda, il Libretto postale o il bonifico domiciliato.
Si ricorda che è necessario fare una domanda per ogni bambino in caso di più figli.
Bonus corredino 2023, come fare domanda e quali sono i documenti necessari?
Per beneficiare del bonus corredino è necessario inviare domanda all’INPS a partire dalla 32esima settimana di gravidanza ed entro un anno dalla nascita (adozione, affidamento) del neonato. È possibile presentare domanda tramite il sito inps accedendo a questa pagina oppure è possibile rivolgersi al patronato.
Per usufruire del bonus è inoltre necessario presentare i seguenti documenti da allegare alla domanda. Nello specifico è necessario allegare:
- il certificato medico che attesta la DPP (data presunta parto). Il certificato deve essere rilasciato da un medico SSN, non quindi da un medico privato;
- in caso di parto gemellare sarà necessario presentare alla nascita una comunicazione indicante i dati di tutti i minori.
Si ha diritto al bonus anche se la gravidanza si interrompe, allegando alla domanda i documenti comprovanti l’interruzione della gravidanza.