Bonus turismo 2023, domande entro il 20 aprile

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Mediante la pubblicazione dell’avviso n. 3774 del 24 febbraio 2023 il Ministero del Turismo ha previsto la proroga al 20 aprile 2023, dei contributi economici per gli alberghi e per le strutture ricettive al fine di consentire alle imprese interessate di acquisire la documentazione necessaria per la presentazione della domanda. Vediamo insieme cos’è il bonus turismo 2023.

 

Bonus turismo 2023, che cos’è e qual è l’obiettivo della misura?

La legge di bilancio 2023 ha istituito un nuovo fondo per il sostegno del settore turistico, denominato “Fondo per il turismo sostenibile”, la cui dotazione è pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025, per interventi di riqualificazione, manutenzione straordinaria, potenziamento delle infrastrutture per le strutture ricettive.

Lo scopo della misura è quello di attenuare il sovraffollamento turistico, creare itinerari turistici innovativi e destagionalizzare alcune mete. Sono queste le principali finalità della misura ma non le uniche in quanto ci sono ulteriori finalità che la misura si prefigge, si parla in particolare dell’individuazione di percorsi turistici intermodali che facciano leva anche sull’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici oltrechè fornire supporto alle strutture ricettive e alle imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.

Nello specifico l’agevolazione consiste in un contributo fino al 35% dell’investimento e in un finanziamento agevolato al tasso fisso dello 0,50% con durata minima di 4 anni (48 mesi) e massima di 15 anni (180 mesi) inclusi 3 anni di preammortamento massimi (36 mesi).

 

Bonus turismo 2023, a chi spetta?

Il decreto del Ministero del Turismo del 28 gennaio 2023 ha chiarito che possono accedere al bonus turismo 2023 le seguenti imprese:

  • le imprese alberghiere;
  • le imprese che esercitano attività agrituristica;
  • le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta;
  • le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi:
    • gli stabilimenti balneari;
    • i complessi termali;
    • i porti turistici;
    • i parchi tematici;
    • i parchi acquatici e faunistici.

 

Tali imprese devono inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;
  • devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • non devono trovarsi in stato di liquidazione, anche volontaria, o di fallimento;
  • devono avere una stabile organizzazione all’interno del territorio nazionale;
  • devono essere in regola con il pagamento degli obblighi contributivi e con le disposizioni vigenti per quanto riguarda le seguenti normative:
    • edilizia e urbanistica;
    • lavoro;
    • prevenzione degli infortuni;
    • salvaguardia dell’ambiente;
  • devono essere in regime di contabilità ordinaria;
  • devono essere in possesso di:
    • una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice;
    • una Delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per il finanziamento della domanda di incentivo presentata;
  • devono impegnarsi ad adottare un apposito regime di contabilità separata per tutta la durata di realizzazione del programma e di monitoraggio dello stesso (solo per le imprese che operano nel settore agricolo o della pesca).

 

Bonus turismo 2023, quali interventi rientrano nell’agevolazione?

Rientrano nell’agevolazione i seguenti interventi:

  • interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • interventi di riqualificazione antisismica;
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • interventi per la digitalizzazione;
  • interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

Si ricorda che i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea.

 

Bonus turismo 2023, come effettuare la domanda?

È possibile effettuare la domanda per richiedere l’agevolazione mediante il portale di Invitalia attraverso le credenziali digitali (SPID, CNS o CIE) e la casella PEC, seguendo le istruzioni dell’Avviso pubblico 5 agosto 2022 del Ministero del Turismo.

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