Come richiedere il bonus IMU 2022

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Attraverso il provvedimento pubblicato dall’Agenzia dell’Entrate il 16 settembre 2022 sono stati definiti i tempi, le modalità e i requisiti necessari per usufruire dell’agevolazione comprendente una riduzione pari al 50% della seconda rata IMU corrisposta nel 2021. Ecco tutto quello che c’è da sapere per richiederlo.

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Il provvedimento emanato dall’Agenzia dell’Entrate ha definito i tempi, le modalità e i requisiti necessari per usufruire del bonus IMU 2022.

CHE COS’È IL BONUS IMU E A CHI SPETTA?

Istituita dal Governo Monti, nella manovra Salva-Italia 2011, l’IMU rappresenta l’Imposta Municipale Propria dovuta da chi possiede un immobile: dalle seconde case agli immobili strumentali, ovvero quelli utilizzati per svolgere un’attività lavorativa.
Ed è proprio in relazione a questi ultimi che, attraverso il decreto legge numero 21 del 2022 è stato istituito il bonus IMU 2022, rivolto esclusivamente alle imprese turistico – recettive allo scopo di far fronte alle difficoltà economiche che tali imprese hanno riscontrato a partire dalla pandemia fino all’attuale inflazione.
La situazione di crisi diviene infatti uno dei requisiti necessari per richiedere il bonus. Per ottenere l’agevolazione l’attività richiedente deve dimostrare di avere affrontato una riduzione dei guadagni nell’anno 2019. Ecco quali sono i requisiti finanziari per ottenere il bonus.

REQUISITI FINANZIARI PER RICHIEDERE IL BONUS

Come già evidenziato, possono richiedere tale sconto esclusivamente le imprese che operano nel settore turismo, per immobili di categoria catastale D/2.
Si fa riferimento nello specifico ad alberghi e pensioni, appartengono quindi a queste classe anche i villaggi turistici, le imprese che gestiscono strutture recettive all’aperto, gli agriturismi, i
complessi termali, le imprese del comparto fieristico e i parchi tematici.
Per ottenere l’agevolazione non basta tuttavia far parte di una delle categorie sopra elencate ma è necessario rispettare anche requisiti di natura economica.
Nello specifico l’impresa ha l’obbligo di dimostrare di:

aver subito una riduzione del fatturato pari almeno al 50% nel secondo trimestre del 2021 in confronto allo stesso periodo del 2019;

risultare in difficoltà economica alla data del 31 dicembre 2019;

non deve avere a suo carico procedure concorsuali per insolvenza nel caso in cui si stratti di una piccola o micro impresa;

essere titolari di una partita iva, ovvero il proprietario e gestore dell’attività.

I requisiti sopra elecanti dovranno essere autocertificati dai soggetti richiedenti tramite modalità definite dall’agenzia stessa. Vediamo nello specifico quali sono queste modalità.

COME OTTENERE L’ACCESSO AL SOSTEGNO: TERMINI E CONDIZIONI

A partire dal 28 settembre è possibile presentare la domanda per accedere al bonus IMU 2022 mentre la scendenza ultima è fissata al 28 febbraio 2023. L’invio dell’autodichiarazione avviene telematicamente sul sito ufficiale dell’Agenzia dell’Entrate la quale, entro 5 giorni rilascerà una ricevuta per la presa in carico della richiesta o ne comunicherà lo scarto indicandone le motivazioni. Entro 10 giorni dall’invio l’Agenzia rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento o il mancato riconoscimento del credito d’imposta. Dopo la conferma, a partire dal giorno successivo il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24.

BONUS IMU: SOLO PER LE IMPRESE TURISTICHE?

Il bonus previsto per il settore turistico non è l’unica attività prevista dalla manovra finanziaria. Sono infatti stati stanziati 10 miilioni di euro a favore dei soggetti che decidono di trasferire la propria attività in un comune considerato a rischio spopolamento ovvero con una popolazione fino a 500 abitanti. Anche in questo caso il contributo non è riferito agli immobili residenziali, ma spetta solo in relazione all’imposta dovuta sugli immobili strumentali, ossia posseduti ed utilizzati per l’esercizio della propria attività imprenditoriale. Oggi siamo tuttavia ancora lontanti dalla definizione di un decreto attuativo che definisca le procedure e i requsiti per regolare la misura.

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