Nel casertano, per la precisione a Sessa Aurunca, è stata avviata e terminata la prima fase dello smantellamento della centrale nucleare Garigliano.Questo primo frangente dello smantellamento consiste nella rimozione della parte metallica contaminata, perchè al suo interno vi avveniva la reazione nucleare, della struttura.
I lavori da poco terminati sono considerati i più complessi sotto l’aspetto ingegneristico per quanto riguarda la disattivazione e smantellamento di una centrale nucleare.Le operazioni di smantellamento sono state realizzate insieme alla società Nucleco.
La disinstallazione dell’impianto è iniziato alla fine dello scorso anno con l’inondazione del vessel e del canale reattore.Questo è un passaggio necessario per poter proseguire in massima sicurezza nelle varie fasi dello smantellamento.
Le componenti metalliche rimosse nella prima fase dello smantellamento sono state, successivamente, ridotte in mezzi per ridurre il loro volume.Infine i pezzi metallici sono stati immersi nell’acqua con l’aiuto di pinze pneumatiche.
I componenti smantellati hanno raggiunto il peso di una tonnellata e al momento sono stati riposti in dei contenitori ad alta integrità e momentaneamente collocati nel deposito del sito.la loro destinazione finale è il Deposito Nazionale, l’apposita struttura nella quale vendono raccolti tutti i rifiuti radioattivi del territorio italiano.
I prossimi passaggi prevedono la rimozione dei componenti che formano il vessel, ovvero di internals.La prossima fase è stata già iniziata la sua programmazione esecutiva.
Storia della centrale nucleare Garigliano
I lavori di costruzione della centrale nucleare Garigliano, a Sessa Aurunca in Provincia di Caserta, sono iniziati il 1° Novembre 1959 e terminati il 1° Gennaio 1964.
L’impianto è stato in funzione dal 1964 fino al 1978, la sua funzione è terminata per mancata manutenzione.All’interno dell’impianto nucleare era presente un solo reattore da 160W di uranio leggermente arricchito.
Durante tutta la sua operatività ha prodotto 12,5 miliardi di kWh.Nel 1999 è passata di proprietà alla Sogin dalla società Enel.
Questo passaggio è avvenuto per poter organizzare lo smantellamento dell’impianto.Fonte: Ansa.it