A Santa Chiara dopp’arrubbato mettèttero ‘e porte ‘e fierro


A Santa Chiara dopp’arrubbato mettèttero ‘e porte ‘e fierro(letteralmente: “Dopo che avvenne un furto, fu installato un portale di ferro alla Chiesa di Santa Chiara). A Napoli tale espressione si usa per recriminare su un fatto accaduto che poteva evitarsi se solo si fossero adottate delle semplici precauzioni. “Inutile piangere sul latto versato” se era evidente che sarebbe potuto accadere è il senso dell’espressione.

Santa Chiara a Napoli

Il Complesso Monumentale di S. Chiara, comprendente Chiesa, Monastero e Convento, è uno dei luoghi più belli ed interessanti di Napoli. Fu innalzato dal 1310 al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca. I sovrani, devoti a San Francesco di Assisi e a Santa Chiara, vollero costruire una cittadella francescana che accogliesse nel monastero le Clarisse e nel convento adiacente i Frati Minori.

Si tratta della più grande basilica gotico-angioina della città, caratterizzata da un monastero che comprende quattro chiostri monumentali, gli scavi archeologici nell’area circostante e diverse altre sale nelle quali è ospitato l’omonimo Museo dell’Opera.

 

Qui trovate tutte le info per le visite al complesso monumentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

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