“La pubblicità è l’anima del commercio”. La citazione è stata attribuita ad Henry Ford (1863-1947), uno dei fondatori della Ford Motor Company. E’ indubbio che tra la comunicazione pubblicitaria e la vendita dei prodotti vi sia uno stretto legame. Molti acquisti vengono compiuti non tanto per esigenza, quanto su impulso, soprattutto oggi che la maggior parte degli acquisti vengono effettuati online. Basta che qualcosa rimbalzi sui display di PC e smartphone per solleticare l’idea di venirne in possesso.
A volte più che dalla qualità, il successo di un prodotto è determinato dalla promozione dello stesso. Capita molto spesso anche con i libri, quando la prefazione invoglia all’acquisto e il contenuto del libro, invece, purtroppo, delude.
“Acquaiò l’acqua comm’è? Fresca fresca comm’a neve!”
A Napoli per sottolineare il fatto che qualcuno intende farci fare un cattivo affare rifilandoci qualcosa non di ottima qualità, si dice “Acquaiò l’acqua comm’è? Fresca fresca comm’a neve!” – letteralmente “Acquaiolo, l’acqua com’è? Freschissima come la neve!”
L’insegnamento che occorre trarre da questa espressione tipicamente partenopea è che è inutile, oltre che controproducente, chiedere al mercante della bontà della propria merce – è del tutto naturale che, egli per vendere la propria merce, vi dirà sempre che si tratta di roba di primissima qualità.
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