“Uà, tien’ l’uosemo” – si dice a Napoli quando ci si meraviglia dell’incredibile fiuto di qualcuno. Ma cos’è l’uosemo? Cosa significa questo termine?
“Uà, tien’ l’uosemo”, cosa significa?
Il termine “uosemo” deriva dal greco “osmòs” che significa “odore” e più precisamente dal verbo “osmao” che significa “odorare, fiutare”. Il termine viene utilizzato per sottolineare un grande intuito, una straordinaria perspicacia. Stanare qualcosa di veramente difficile da scoprire equivale ad “avere l’uosemo”.
A Napoli il termine si usa anche in maniera più leggera. Ad esempio per indicare chi si avvicina, attirato dal profumo di qualcosa di appena sfornato; un po’ come farebbe Pulcinella, sempre pronto a scroccare qualcosa. Spaghetti, pizza, più che intuito è l’olfatto che funge da richiamo per Pulcinella. E ancora,”uosemo” si usa anche quando si cerca di evitare qualcuno e non ci si riesce ( “Uà, ten l’uosemo – sa quando entro ed esco da casa”).
In realtà l’uosemo è qualcosa di più importante E’ un dono speciale. E’ la capacità di percepire la presenza di qualcosa che non si vede e non si sente. Nessun odore, nessun rumore, nulla di tangibile, solo puro intuito.
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