Firenze,1565 – Il Granduca, Cosimo de’ Medici, ha deciso sul matrimonio tra suo figlio Francesco e Giovanna d’Austria: è lui il nuovo ”Re” di Firenze.
E’ di questi anni il gran sorpasso della borghesia rispetto l’antica aristocrazia; l’economia ormai decide il destino di uomini e città; il potere delle banche aumentato in maniera esponenziale rende possibile l’attuazione di opere pubbliche ed il reclutamento di uomini per rifornire le truppe: Cosimo ha costruito uno “Stato” forte ed ora, avvalendosi di Giorgio Vasari, lo consegna alla Storia.
Giorgio Vasari, l’artista “preferito” dal Granduca: un sodalizio stupefacente rinsaldato dall’educazione al potere dell’uno e da spiccate doti nell’ingegno dell’altro: un’unione, un’amicizia, una grande complicità da cui scaturisce quel segno talmente forte e, per questo, ancora visibile nell’urbanistica, nell’architettura e nelle arti di una Firenze che si evolve, trasformandosi completamente nelle loro mani.
Ma il potere, si sa, non è soltanto agiatezza e gloria; il potere è anche e soprattutto pericolo e, quando Cosimo ne ha percezione seria e concreta, comincia a temere; tutto sembra nascondere qualcosa di oscuro: è diventato difficile, anche passeggiare inosservati tra la folla ed attraversare la città:la distanza tra Palazzo Vecchio (centro politico) e Palazzo Pitti (residenza di famiglia) è diventata infinita ed il pericolo è vicino.
Allora, le botteghe dei macellai su Ponte Vecchio vengono sloggiate: l’odore che emanano non è adeguato. Sono, così, sostituite da quelle botteghe di “orafi” che, ancora ad oggi, identificano e lusingano il passaggio del Granduca de’ Medici e della sua famiglia.
Giorgio Vasari, una volta ricevuto l’incarico, si dedica anima e corpo al progetto, dando forma ad una meravigliosa e rivoluzionaria idea: una passeggiata sospesa, nascosta agli occhi del popolo, un percorso di ben 760 metri illuminati da piccole e regolari finestre che, partendo dal primo piano degli “Uffizi”, Corridoio di Ponente, “Sala delle Statue”, arriva fino alla “Grotta del Buontalenti” nel Giardino di Boboli a Palazzo Pitti; una sorta di passaggio segreto, il “Corridoio Vasariano” che corre silenzioso ed inosservato,estendendosi lungo l’Arno ,attraversando la Chiesa di Santa Felicita nella cui sagrestia trovò ospitalità lo stesso Vasari, doveva stare sul posto affinchè tutto procedesse nel migliore modo e tempo possibile.
Una vera e propria idea innovativa, il “Corridoio” che, pian piano, grazie al cardinale Leopoldo de’ Medici, nel ‘600, comincia ad accogliere ritratti e dipinti; oltre 2000 pezzi tra dipinti, sculture e disegni; una raccolta che, dal restauro del 2024, ha preso posto nelle sale degli Uffizi.
Per quanto riguarda il nuovo allestimento, si rivela fedele all’idea originale; il suono soffuso di una melodia classica si propaga lungo una passeggiata dove ben 73 finestre offrono l’opportunità di fermare il tempo ed osservare ed ammirare la Firenze de’ Medici e di Giorgio Vasari, coloro che l’hanno consegnata alla storia.
(Foto da Wikipedia di pubblico dominio)