L’accensione del “Fucarazzo” a Sant’Antonio Abate (video)


Oggi 17 Gennaio si celebra Sant’Antonio Abate, il santo protettore del fuoco e degli animali. Una tradizione antichissima e di grande partecipazione popolare legata a Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono) è quella dei “Fucarazzi”, grossi falò che bruciano nella notte in segno di ringraziamento e quale simbolo di purificazione dello spirito.

L’accensione del “Fucarazzo” a Sant’Antonio Abate

Le celebrazioni del Santo sono particolarmente sentite nel Comune di San’Antonio Abate, dove quest’anno il sindaco Ilaria Abagnale, nel pieno rispetto della misure anticovid in vigore, con una diretta Facebook ha dato modo all’intera comunità abatese (e grazie ai social, non solo alla comunità abatese, ma a tutti gli utenti del social media), di partecipare alla cerimona di accensione del Fucarazzo.

Si tratta di un rito molto particolare che prevede il conio di una moneta (l’antoniana), l’incisione nel bastone simbolo di immortalità e l’accensione del “fucarazzo”; un rito che nasce da una combinazione tra fede, leggende, folklore e storia e che da sempre vede riunita la comunità abatese intorno al rogo alla vigilia del giorno delal festa di Sant’Antonio Abate.

A realizzare il “cippo” con i simboli dei rioni di Sant’Antonio Abate l’Associazione “Fonderia Artistica Popolare”.

 

“Alla potenza purificatrice del fuoco affideremo la speranza di un nuovo avvenire libero e prospero di serenità” – è stato l’augurio del Sindaco Ilaria Abagnale che ha dedicato l’accensione del Fucarazzo ai cittadini abatesi che in questo momento stanno combattendo contro il Covid.

Il video

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Sant’Antonio Abate, perchè i “Fucarazzi”?

I riti e le tradizioni popolari hanno quasi sempre alla base delle leggende. Anche l’accensione del rogo di Sant’Antonio Abate nasce da più di una leggenda.

Si narra che Samt’Antonio venisse continuamente tentato dai diavoli. Una volta il Santo decise di seguirli fino all’Inferno dove ebbe a colpire i diavoli con una canna. Uscito dall’Inferno, la canna con la quale aveva percosso i diavoli bruciava ancora. Fu così che il Santo pronunciò queste parole “Sia fuoco in ogni loco”, per cacciare via i diavoli da ogni luogo.

Secondo un’altra leggenda Sant’Antonio Abate inseguendo un maialino si ritrovò all’Inferno. Solo con il suo bastone riuscì a fare uscire il maialino dall’Inferno e a riportarlo in Terra. Ma al suo bastone restò attaccata una scintilla di fuoco che Sant’Antonio donò agli uomini che avevano freddo e ancora non conoscevano il fuoco.

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