Dopo gli ottimi ascolti della settimana scorsa, l’Auditel farà segnare una tripletta alla serie televisiva”I Medici” che viene varata prima in Italia e poi nel mercato anglofono
L’ empia cupola protagonista delle scorse puntate de “I Medici”: attorno ad essa si gioca un’ altra battaglia della guerra di potere tra la famiglia più ricca di Firenze e i loro storici avversari capitanati da Rinaldo Albizzi. La peste e la superstizione cadono sulle spalle di Cosimo pesantemente, al punto di consentirne l’arresto; solo la moglie Contessina riuscirà a muovere le fila dei rapporti di potere al punto da riuscire a scongiurare l’esecuzione e ottenere per la sua famiglia l’esilio.
Nella prima puntata di stasera (La tentazione) Venezia non ha i colori tetri e spesso malinconici che essa spesso mostra. È festosa “la città più elegante d’ Europa” per volere del Doge, che cerca di offrire un esilio dorato al fiorentino per agevolare, in realtà, l’ascesa del suo nemico mentre i Visconti -e lo Sforza al comando del loro esercito- sembrano tramare ancora contro Firenze. Le scelte dei personaggi si confermano essere raramente ispirate da una visione etica, ma sempre più dalla convenienza e dall’opportunismo.
A Firenze, intanto, Contessina è rimasta da sola, “a guardia del forte”, minacciata nella sua persona e nei suoi averi dagli uomini di Rinaldo; il coup de scène arriva e ha gli occhi del primo amore, quell’ Ezio Contarini di nobile lignaggio ma di scarse fortune che il padre non volle darle in sposo perchè non era in grado di salvarlo dalla possibile bancarotta. Questi attenta alla salvezza del cuore di Contessina, personaggio atipico, una donna in gamba, sposata per forza ad un uomo che sembra non volerla e che entra senza paura nella tana del lupo. Una mente acuta che sfida apertamente Rinaldo rischiando il suo buon nome di moglie.
Sempre notevole la silenziosa presenza di Marco Bello, affascinante l’ arguzia politica di Cosimo senza tralasciare l’evidente opportunismo del Pazzi. Inspiegabile l’ ostinata coerenza di Rinaldo che rifiuta l’esilio per andare incontro alla morte, a dispetto dell’intervento del Papa, che si è rifugiato in casa de’ Medici. Alla fine, Cosimo riuscirà a convincere la signoria ad usare misericordia al suo giurato nemico che viene mandato in esilio; ma l’arroganza di Rinaldo, personaggio assai moderno, lo porterà a sfidare il banchiere per l’ultima volta, instillandogli il dubbio di essere lui l’assassino di Giovanni.
In sintesi: se la splendida scena di sesso tra Cosimo e Contessina ricorda vagamente il porno soft di “Spartacus”, la scena in cui Rinaldo viene ucciso, mentre Cosimo assiste alla benedizione della ripresa dei lavori della cupola da parte del Vicario di Cristo, non fa rimpiangere le efferatezze, il cinismo e la totale mancanze di scrupoli della prima serie di Gomorra.