Project ARMS – L’angolo del Nerd e dell’Otaku


Ryo Takatsuki è un liceale che trascorre una vita normale in Giappone. Un giorno viene aggredito da un mercenario Cyborg. Ryo scoprirà che a lui ed ad altri tre compagni di scuola sono stati impiantati dei macchinari in grado di trasformarli in vere e proprie armi viventi. Ben presto Ryo e gli altri si rendono contro che, a trasformarli così, è stata l’organizzazione Egrigori, che ha contatti ed influenza su tutti i governi del mondo. L’Egrigori, che ha creato gli ARMS, ha intenzione di riprenderseli a qualsiasi costo. Comprendendo che non potranno vivere una vita normale, Ryo e i suoi amici decidono di combattere l’organizzazione.

La serie, ideata da Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa nel 1999, riscosse subito un ottimo successo. Infatti il tratto del manga è incredibilmente realistico e dinamico, rendendo i personaggi estremamente espressivi. La serie presenta anche numerosi riferimenti al romanzo “Alice nel paese delle Meraviglie”.

I quattro impianti all’interno dei protagonisti hanno nomi che, nella forma o nelle abilità richiamano personaggi del romanzo di Carroll: White Rabbit, Knight (dal fante della Regina Bianca), Red Queen e JabberWack (la creatura senza nome).

Dalla serie è stato tratto un anime a produzione Yamato Video che rende molto bene il tratto di Nanatsuki. Inoltre, grazie anche ad un doppiaggio italiano di ottimo livello, le inquietanti sequenze di dialogo fra Ryo e JabberWack. Quest’ultimo, infatti, è dotato di una coscienza propria in grado di comunicare. Inizia con delle parole ovattate, fino a farsi sentire dallo spettatore ma non dagli altri personaggi.

La serie, di 52 Episodi divisi in due tronconi di 26 puntate ognuna, taglia diversi parti del manga per motivi di lunghezza ma rimane comunque estremamente fedele nelle parti essenziali. Insomma, un manga da recuperare ed un anime da (ri)vedere

Leggi anche: Chainsaw Man – L’angolo del Nerd e dell’Otaku 

 

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