TVZEB edificio sperimentale ad energia zero (foto)

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Tvzeb è un edificio sperimentale ad energia zero, nato dalla collaborazione tra lo studio di architettura traverso-vighy e il Dipartimento di Fisica Tecnica dell’Università di Padova.

L’ edificio è inserito nei boschi collinari, a pochi chilometri dal centro storico di Vicenza ed è la nuova sede dello studio di architettura. Obiettivo del progetto è stato quello di inserirsi nel modo più leggero possibile nel contesto naturale e di assorbire da esso tutte le potenzialità visive, energetiche, e legate al benessere dei futuri utenti. L’edificio, come in altre esperienze progettuali dello studio, è stato disegnato e costruito per parti, da una rete locale di piccole aziende industriali ed artigiane,unendo compnenti lavorate da macchine a controllo numerico e lavorazioni manuali.La sua struttura in larice lamellare e acciaio zincato è sospesa sulle due linee di fondazione longitudinali ed è completamente assemblata a secco: tutte le parti dell’edificio sono di fatto smontabili e realizzate con materiali riciclabili e/o riciclati.Tutto questo lega l’edificio ad un concetto di reversibilità e di rispetto del territorio: alla fine della sua vita può essere smontato, i suoi materiali separati e riciclati e il suo sito restituito al paesaggio in cui è inserito. I materiali e le finiture esterne sono pensate per essere facilmente assimilabili alla natura circostante, nel tentativo di insinuarsi con leggerezza sul terreno e di mantenere la caratteristica di transitorietà. I principali elementi che hanno ordinato la forma e l’orientamento di tvzeb sono la vista verso l’ambiente naturale a nord e l’analisi del soleg- giamento stagionale. L’edificio ha la forma di un grande “imbuto” aperto a sud, disegnato per massimizzare l’ingresso solare nei mesi invernali e per escludere completamente la radiazione diretta nei mesi estivi.La luce naturale è veicolata per riflessione dai rivestimenti interni in alluminio zigrinato e diventa elemento utile al benessere interno e alla riduzione dei consumi di energia elettrica. La luce del giorno è integrata puntualmente da un sistema di luce artificiale, che grazie alla miscela di luce di tre diverse sorgenti, asseconda la posizione solare e integra lo spettro e la temperatura di colore della luce esterna.tvzeb sarà completamente mantenuto dalle energie territoriali (combustione del legno del bosco, energia solare, ge\otermia) che, coadiuvate dall’eccellenza in campo tecnologico di alcune aziende partner nel progetto, lo renderanno completamente autosufficiente, come prescritto dalla normativa europea (2010/31/EU), secondo la quale dal 2020 tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a consumo nullo.

 

Paesaggio

La scelta del luogo ha da subito segnato la strada che il progetto zeb avrebbe seguito, rivolto verso l’ambiente e in relazione costante con il contesto naturale che lo circonda. L’affaccio sul bosco fa partecipare del cambiamento delle stagioni dei ritmi solari e circadiani.

Edificio Leggero

Le fondazioni si posizionano in modo tale da costituire dei punti di scarico e favorire l’utilizzo di una struttura molto leggera costituita da materiali ecologici. Sulle fondamenta posa un solaio sospeso di metallo e calcestruzzo. Lo “scheletro” è costituito da portali in legno lamellare che sostengono anche il secondo livello.

Edificio Prefabbricato

Tutti i componenti dell’edificio sono stati prodotti fuori opera ed assemb- lati a secco. La prefabbricazione, realizzata quasi interamente (legno, vetro e metallo) con macchine a controllo numerico ha garantito preci- sione, qualità e tempi di montaggio molto ridotti (circa quattro mesi di cantiere, scavi inclusi).

Materiali Riciclati, Riciclabili ed approvvigionati a corto raggio

L’intero edificio è stato realizzato con un pool di aziende venete, coinvolte nel progetto e nella messa a punto delle tecnologie necessarie al raggi- ungimento delle prestazioni di progetto. Si può dimostrare che l’intero approvvigionamento dei materiali, nonché lo sviluppo di tutta la tecnolo- gia necessaria al suo funzionamento dell’edificio è avvenuto in un raggio di circa 70 Km dal sito di costruzione.Tutti i materiali sono stati selezionati per la loro riciclabilità o perché provenienti dal riciclaggio di materiali. A questo scopo ad esempio tutti i materiali interni ed esterni sono privi di verniciature e finiture superficiali, accettando la naturale ossidazione ed invecchiamento come un valore intrinseco alla qualità dell’edificio.Altro esempio riguarda il pacchetto isolante realizzato con 180 mm di lana di poliestere, proveniente dal riciclaggio di circa 40.000 bottiglie di plastica .

Edificio Smontabile

Il concetto di smontabilità è legato anche ad un principio di rispetto del territorio: il sito può infatti essere restituito al paesaggio una volta termi- nata la funzione dell’edificio. E inoltre legato ad un potenziale riciclaggio di tutti i singoli materiali utilizzati nella costruzione.

Edificio Solare

La conformazione dell’edificio e il suo orientamento sono tali da poter sfruttare il ciclo solare, beneficiando del calore dei raggi durante l’inverno quando la posizione del sole fa sì che essi raggiungano l’ambiente interno, e proteggendosi nei mesi estivi attraverso la schermatura dell’incidenza dei raggi.

Ventilazione Naturale

La regolazione della temperatura interna durante le mezze stagioni avviene attraverso l’apertura automatizzata di alcune aperture che, collegate a dei sensori, gestiscono la ventilazione naturale degli ambienti interni

Energia dal Sole

L’impianto fotovoltaico, i cui pannelli rivestono la copertura del blocco minore, soddisfa su base annua il fabbisogno di energia elettrica di tutte le funzioni dell’edificio.

Geotermia Eolica

Al centro dell’edificio una pompa di calore geotermica regola la tempera- tura dei flussi d’aria e d’acqua sfruttando ancora una volta la vicinanza con il bosco e con la condizione microclimatica molto stabile del sottosuolo attraverso un canale eolico sotterraneo di 40 m. a 1,5 m di profondità.

Daylight

La luce naturale gioca un ruolo fondamentale nel progetto sia per quanto riguarda l’aspetto climatico interno, che per quanto riguarda il confort visivo e il benessere degli utenti. L’edificio è concepito come un’“imbuto solare” rivolto a Sud, ragionato per massimizzare l’utilizzo di luce naturale nei mesi invernali e per proteggere l’ambiente interno dalla radiazione solare diretta nei mesi estivi.

Illuminazione circadiana

La luce naturale viene puntualmente integrata con un sistema di illumi- nazione indiretta, nel quale le superfici verticali interne dell’edificio, ricoperte da una particolare lastra di alluminio zigrinato, diffondono in ambiente la luce proveniente da una sequenza di barre LED incassate a pavimento. Ciascuna barra miscela la luce di tre diverse sorgenti LED a 4000°K, 6000°K e ambra in modo da emulare ed integrare in modo dinamico lo spettro della luce naturale esterna.

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