E’ la campionessa italiana di Kickboxing categoria Fight Code Rules- 50 , titolo conquistato poche settimane fa, a Rosolini, in provincia di Siracusa, battendo atlete provenienti da ogni parte d’Italia.
E’ “motivo di orgoglio per l’intera città di Torre del Greco” come ha dichiarato il primo cittadino della Città del Corallo all’indomani della sua vittoria.
Per la rubrica DONNE PRAGMATICHE, questo mese, abbiamo avuto il piacere di conoscere meglio Luciana Alario, atleta 23enne di Torre del Greco, campionessa italiana di Kickboxing categoria Fight Code Rules- 50 con una grande passione per la musica e per il pianoforte.
Luciana Alario: “Gli sport da combattimento hanno iniziato ad incuriosirmi all’età di 17 anni”
– Luciana, congratulazioni per il titolo appena conquistato e grazie per la tua disponibilità. Come è nata la tua passione per la kickboxing?
Prima della kickboxing non avevo mai praticato uno sport perchè nessun altro fino a quel momento era riuscito ad attirare la mia attenzione. Avevo 17 anni quando gli sport da combattimento hanno iniziato ad incuriosirmi. Ne ho parlato immediatamente con la mia famiglia. Mio padre conosceva il mio attuale maestro e mi propose di provare la kickboxing, convinto che la mia curiosità si sarebbe spenta in poco tempo. Invece, contro ogni aspettativa, me ne sono innamorata e ho continuato a praticarlo, anche se inizialmente non avevo nessuna intenzione di gareggiare; poi, ho assistito ad alcuni match femminili di kickboxing e quello è stato per me un momento decisivo perchè ho realizzato che volevo fare la stessa cosa, volevo salire anch’io sul ring.
– Raccontaci qualcosa di più della tua vittoria ai campionati nazionali che si sono svolti a Rosolini. Come è andata? Quali erano le tue aspettative? Quali sono state le tue emozioni?
A Rosolini ho preso parte ai campionati nazionali per la terza volta, ma quest’anno c’è stata una differenza sostanziale poiché sono passata dal contatto leggero al contatto pieno. Ho combattuto nella categoria femminile –50 kg classe C ed è stata un’esperienza incredibile. Le emozioni che si provano sono sempre molto intense, ero euforica e non vedevo l’ora che arrivasse il mio momento; mi sentivo sicura e determinata a raggiungere il mio obiettivo. Chiaramente un po’ di paura non manca mai, ma l’importante è saperla gestire poiché si rivela sempre un’ottima alleata.
– A chi dedichi questo tuo successo?
Lo dedico alla mia famiglia e al mio maestro innanzitutto, poiché è grazie a loro che ho avuto modo di vivere questa esperienza incredibile, Inoltre la dedico a chi era lì con me per supportarmi, Roberto e Rosa. La loro presenza è stata fondamentale per me.
– Qual è il tuo stile di vita? Quanto allenamento occorre per competere a livelli così alti?
Mi alleno almeno 5 volte a settimana, alternando varie tipologie di allenamento tra cui lo sparring, il lavoro ai sacchi e l’allenamento con i colpitori; il livello è alto e richiede tanta dedizioneò ma c’è ancora molta strada da fare. Non è facile conciliare allenamento e studio, ma cerco sempre di dare il massimo in tutto quello che faccio.
– A cosa aspiri per il tuo futuro in questo sport?
Non sono solita fare progetti a lungo termine, preferisco concentrarmi sugli obiettivi volta per volta e crescere gradualmente, ma sicuramente il mio desiderio per il futuro è continuare a migliorare e confrontarmi con sempre nuove atlete sul ring.
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