Napoli Calcio, pensieri post Firenze
Napoli Calcio, gli azzurri di Spalletti battono anche la Fiorentina e volano sempre più in alto in classifica. Il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo
Dopo la sconfitta in Europa League il Napoli era chiamato al riscatto su un campo difficile come quello del Franchi e Spalletti torna alla formazione titolare, con gli innesti di Ospina, Rrhamani, Anguissa e Osimhen, praticamente uno per reparto e la conferma che in porta al momento preferisce il nazionale colombiano. Nel primo tempo la squadra parte imballata e subisce una Fiorentina più propositiva nei primi minuti che con Pulgar impegna Ospina, prima di trovare il gol del vantaggio con Martinez Quarta, mentre la difesa partenopea controlla bene il temibile giovane bomber Vlaovic. Il Napoli stenta a trovare le misure delle sue giocate offensive, contro una buona difesa organizzata dal comunque offensivista Italiano, in modo da non concedere troppo spazio ad Osimhen, che però è sempre pericoloso ed ha il merito di procurarsi il rigore, sui cui sviluppi arriva il gol del pari prima della fine del primo tempo.
Il capitano Insigne tira male dal dischetto, favorendo la parata di Dragowski che però deve subire sugli sviluppi il tiro del pareggio di Lozano, che già in precedenza si era reso pericoloso. Insomma il primo tempo è stato molto equilibrato con un Napoli poco brillante nella proposizione del consueto gioco a centrocampo, dove comunque Anguissa riesce ad essere un abile interditore e a proporsi pure con un colpo di testa pericoloso, prima di un tentativo spettacolare di soluzione in rovesciata dell’attaccante nigeriano.
Nella ripresa il Napoli migliora sensibilmente e riesce a raggiungere presto il gol del sorpasso con uno splendido tuffo di testa di Rrhamani sulla punizione di Zielinski frutto di uno schema, come era già successo a Udine e anche se la Fiorentina gioca sempre con buona intensità anche in fase offensiva, la squadra di Spalletti va vicina diverse volte al terzo gol, soprattutto con Osimhen, che manca una facile occasione, mentre Koulibaly e la difesa continuano a restare concentrati sugli attaccanti viola. Spalletti fa entrare Elmas e Politano per Zielinski e Lozano e il macedone non arriva a concludere la più chiara occasione di chiudere una gara che quindi rimane difficile anche per il tentativo di Sottil sventato da Ospina, ma che il Napoli riesce ad amministrare grazie ai successivi cambi intelligenti di Demme per un provato Insigne e poi degli attaccanti Petagna e il redivivo Mertens per Ruiz ed Osimhen. Anche Italiano attua tutti e cinque i cambi, ma la sua squadra nel finale comincia ad accusare un poco la stanchezza di una gara giocata comunque con grande dinamismo e determinazione e il simbolo di ciò è il finale spento dell’ex calciatore dello Stabia, Biraghi, che non riesce più ad incidere sulla sua corsia di riferimento. Insomma con sagacia ed accortezza il Napoli riesce a portare a casa ancora con pieno merito la settima vittoria consecutiva in campionato, che gli permette di mantenere il primato solitario e di gestire al meglio la sosta per gli impegni della nazionale in Nation League, prima di affrontare allo stadio Maradona il Torino di Juric la prossima giornata.