Nelle prossime ore, a Pompei aprirà ” Caupona “, una taberna in perfetto stile romano, studiato nei minimi particolari per riprodurre la vecchia e ormai lontana Pompei dei tempi d’oro
I camerieri vestiti da antichi romani con tuniche, le pietanze scelte dagli chef Roberto Lepre e Vincenzo Russo, ispirate al gastronomo Marco Gavio Apicio, sono servite in piatti e vassoi di terracotta, in un giardino uguale a una vera e propria domus, con una fontana al centro, circodanta da rosmarino, limoni e cipressi, sulle pareti degli affreschi che riproducono un casale, scritte elettorali, prezziari su sesterzi e assi.
All’interno, invece, viene riprodotto il Termopolio di Vetuzio Placido, poi c’è una ripresentazione della domus di Marco Lucrezio Frontone.
Il progetto è stato realizzato in un anno e mezzo ed è nato da nato dall’artista e scenografo Nello Petrucci e Francesco Di Martino, appassionato di cucina, in via Masseria Curato, proprio a pochi passi dal sito archeologico.
«Il nostro sogno – spiega l’artista Nello Petrucci – era quello di far sì che l’esperienza straordinaria della visita all’antica città di Pompei non si interrompesse una volta usciti dall’area archeologica. È una magia che si percepisce nitidamente anche fuori dagli scavi. Per questo abbiamo voluto ricreare quella stessa atmosfera di antico nella città moderna, come se fosse una “estensione” della Pompei di duemila anni fa, con un ambiente capace di “catturare l’anima” di questo luogo meraviglioso. Attraverso “Caupona” e l’esperienza immersiva che intendiamo offrire, vogliamo restituire a Pompei ciò che le appartiene: momenti di cultura e di approfondimento, conoscenza di usi e costumi antichi, gusti e sapori del territorio. Insomma, tutto ciò che ci permette di capire che Pompei è ancora oggi una realtà viva e vitale, capace di parlare ai nostri sensi».
Ecco il primo ristorante archeo-esperienziale, che potrà ricondurvi e farvi vivere un’esperienza unica, un vero tuffo nel passato.