L’Amatriciana fra storia e gusto


Si sarebbe dovuta tenere proprio il week end del 27 e 28 agosto la Sagra dell’Amatriciana e qualcuno dice “menomale che è successo prima, i morti sarebbero stati molti di più…”

Difatti questa sagra, ogni anno richiama molti turisti, ma nonostante la tragedia, alcune aziende produttrici di guanciale, continuano a lavorare e a portare avanti la tradizione; ma sono anche numerose le iniziative a sostegno dei terremotati da parte dei ristoratori al consumo di un piatto di amatriciana. La festa si basa proprio sulla ricetta simbolo: l’ Amatriciana.

E’ una ricetta di origini contadine, apprezzata e gustata in tutto il mondo, il sugo, anticamente, veniva preparato dai pastori sulle montagne, nel periodo della transumanza, in base agli ingredienti a disposizione, quindi con guanciale amatriciano e formaggio pecorino. Questi prodotti ancora oggi sono prodotti lì, inizialmente era bianca, senza pomodoro, poi con il tempo è mutata, specificamente dopo la scoperta dell’America e l’arrivo dei pomodori.

Ricetta dell’Amatriciana

Diviene ricetta laziale, nell’800 con l’emigrazione a Roma di alcuni pastori amatriciani, con l’attività in crisi, trovarono lavoro nella ristorazione. Nel primo ristorante, nel 1860, Il Passetto, si poteva passare dal Vicolo del Passetto a Piazza Navona.
Ma ecco la ricetta della cittadina laziale confinante con l’Abruzzo.
Ingredienti per 4 persone:
– 320 gr di spaghetti;
– 1 peproncino fresco;
– 100 gr di guanciale;
– 1 pizzico di pepe nero;
– 10 gr olio extravergine di oliva;
– 75 gr pecorino romano da grattuggiare;
– 50 gr vino bianco;
– 350 gr pomodori pelati.

Preparazione:
Tagliando il peperoncino a listarelle sottili, prendere il guanciale, stando attenti a eliminare la cotenna dura e tagliatelo a fettine sottili. Prendete una padella antiaderente e versare un filo d’olio. Versare il guanciale e mescolare. La parte grassa del guanciale deve diventare trasparente. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare, continuando a cuocere. Agiungere il peperoncinon e appena il vino sarà sfumato togliere dal fuoco.
Preparare la salsa con i pelati in cui avete cotto il guanciale, così da assaporirla ancora di più, cuocere gli spaghetti, unirli al sugo, aggiungere il guanciale che avevate tenuto da parte in caldo, aggiungere pecorino e pepe nero.
Buon appetito.

Fonte Foto Flickr

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