Vinitaly sta per tornare in un formato più smart e ancora più business

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Verona – Dal 2 al 5 Aprile torna Vinitaly, la più importante manifestazione dedicata ai vini e ai distillati che quest’anno giunge alla sua 55^ edizione registrando un record di top buyer selezionati e ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono oltre 1000 i “superacquirenti” esteri di vino italiano da 68 Paesi già accreditati: +43% rispetto al 2022, dagli Usa all’Africa, dall’Asia – con il grande ritorno della Cina e Giappone – al Centro e Sud America fino al Vecchio Continente tutto rappresentato e alle Repubbliche eurasiatiche.  Un dato, questo, che incrementerà il totale del panel internazionale del business in fiera nei quattro giorni di manifestazione .

“Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali
player istituzionali della promozione del made in Italy – commenta il presidente di Veronafiere SpA, Federico
Bricolo.

“La strada per la crescita del settore è sempre di più l’export”

“La strada per la crescita del settore è sempre di più l’export, come emergerà dal rapporto dell’Osservatorio
Uiv-Vinitaly e Prometeia che presenteremo a Roma il prossimo 22 marzo – spiega l’amministratore delegato
di Veronafiere SpA, Maurizio Danese – Un export che negli ultimi 10 anni vede il vino tra i comparti del made
in Italy a maggior tasso di crescita e una bilancia commerciale sempre più determinante per il sistema Italia.
Per questo, Vinitaly 2023 accelera il percorso di rinnovamento del format che, a tendere, sarà sempre più
smart e funzionale alle esigenze delle aziende e del settore stesso. Lo scenario competitivo fortemente
mutato in questi ultimi due anni ci impone di efficientare le risorse economiche ed organizzative per
sostenere il posizionamento delle cantine sui mercati”.

Dopo il lockdown e le conseguenze che ne sono derivate la Cina sembra essere già pronta a riprendersi il
proprio status di colosso emergente. Una selezione, quella realizzata dalla sede operativa di Veronafiere a
Shangai unitamente agli uffici operativi della joint venture a Shenzen, che porterà a Vinitaly 130 responsabili
acquisti tra cui i primi venti importatori nazionali per volume e valore come Cws, Interpocrom e Asc, i
principali gruppi di primo livello dell’horeca, da Vino Bento a Wine Universe e Gruppo Bottega fino Lady
Penguin e Vinehoo, le piattaforme di e-commerce più referenziate.

Vinitaly, sempre più smart

Vinitaly 2023 procede anche verso un importante cambiamento per quanto riguarda il modelloorganizzativo. Vanno in questa direzione, le decisioni di una opening cerimony di Vinitaly in chiave smart (2 aprile ore 11.00) al fine di non intralciare le agende delle oltre 4mila cantine in quartiere.

Vinitaly & The Night, la serata inclusiva per i buyer, espositori e le nuove generazioni di produttori presenti alla rassegna sarà in programma martedì 4 aprile presso il Palazzo della Gran Guardia (Verona, Piazza Bra) in modalità open dalle 20 alle 24.

Vinitaly and the City

Prosegue la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the
City, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della
città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.

In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the City è organizzato da Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.

Dettaglio dei 68 Paesi di provenienza degli oltre 1000 top buyer selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere per l’edizione numero 55 di Vinitaly. Nord America: Usa e Canada. Asia (17): Armenia, Azerbaigian, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Georgia, Hong Kong, India, Indonesia, Kazakhistan, Kirghizistan, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam. Africa (9): Angola, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana, Kenia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Sud Africa. Centro-Sud America (12): Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Equador, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Venezuela. Europa (26 inclusa area Baltica, Balcani, Scandinavia e UK): Austria, Albania, Bulgaria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Inghilterra, Lituania, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.

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