Il teatro Diana di Napoli, il 10 aprile 2017, alle ore 21, ospiterà Amedeo Minghi.
Il 14 ottobre 2016 è stato pubblicato il triplo Cd di Amedeo Minghi in cui sono contenuti i grandi successi, inediti e delle sorprese. Il nome del progetto è “La bussola, Il cuore e Mappe“.
“La bussola” è composto da 10 brani inediti e sigla il suo ritorno in studio dopo 11 anni, “Il cuore“, invece è una rivisitazione di 5 classici che hanno fatto la carriera di Amedeo Minghi: 1950, L’immenso, La vita mia, I ricordi del cuore e Vattene Amore. “Mappe“, racchiude 20 brani fra inediti e rarità!
L’artista, nel tour teatrale, festeggerà i 50 anni di carriera a cui è come se dedicasse il terzo Cd a sè stesso e ai fans, racchiudendo brani, musiche e progetti tralasciati nel tempo per logiche discografiche.
«In occasione dei miei cinquant’anni di carriera, – dichiara Minghi – avevo la necessità di far ascoltare ciò che sono oggi con nuove canzoni, ma nello stesso tempo, senza toni celebrativi, riconsiderare la mia esperienza musicale>>.
Amedeo Minghi romano, raggiunge il successo negli anni ’70, quando conosce Edoardo Vianello e passa alla sua casa di musica L’Apollo e da ottimo autore, comincia a scrivere canzoni per I Vianella. Viene pubblicato un 45 giri e il primo disco nel 1973 “Amedeo Minghi” , ma non arriva il successo sperato.
Successivamente entra a far parte del gruppo “Pandemonium” per cui scrive alcune canzoni. Pubblica alcuni singoli come L’isola e L’Immenso, con cui arriverà pù del successo immaginato, infatti sarà in vetta a tutte e classifiche internazionali, con più di 15 versioni e 2 milioni di dischi venduti.
Nel 1977 pubblica un album con i Pandemonium “…E adesso andiamo a incominciare” di Gabriella Ferri. L’anno dopo abbandonerà il gruppo, ma continuerà l’attività di autore e compositore per noti artisti come Marcella Bella, Gianni Morandi, Mia Martini e Rita Pavone e Anna Oxa.
Negli anni ’80 pubblica il secondo disco “Minghi” con cui torna dopo tre anni nelle classifiche, ma la promozione da parte della casa discografica è poca, deluso da ciò, passa alla “It“, in cui conosce Gaio Chiocchio con cui collabora 4 anni e produce i brani che hanno fatto la storia. Nel 1983 partecipa al Fesival di Sanremo con “1950“, la canzone “che più mi rappresenta“, arriva ultimo, ma fu in seguito ripresa da Morandi e usata per uno spot Fiat. Nel 1985 sarà ospite insieme a Katia Ricciarelli, l’anno dopo pubblica il disco “Cuori di pace”.
Da lì ad oggi una carriera solo in salita, apprezzata da varie generazioni.
Il tour è iniziato il 28 gennaio a Foligno, passando per Milano, Torino, Gallipoli, Trento, Asti, il 25 marzo a Mestre, menre, il 10 aprile sarà a Napoli (Teatro Diana) e chiuderà il 27 aprile a Gaeta.
<<Durante questo concerto spettacolo – aggiunge l’artista – racconterò di questo mio ultimissimo lavoro, muovendomi dentro questi tre cd, che, come tre satelliti, orbitano intorno a ciò che è il mio mondo musicale, fatto di tante occasioni e percorsi. Questo lavoro mette in luce una profondità espressiva che si rintraccia nei miei provini inediti, nell’inconsapevolezza di canzoni che hanno resistito al tempo e nello stesso tempo, il piacere di condividere nuovi brani ora, da teatrante, quale mi definisco, – sorride – è il momento di vederli in scena>>.