Nasce nel 2012 il percorso che culmina in questa drammaturgia su “Romeo e Giulietta” in scena al Piccolo Bellini fino al 15 ottobre
“Romeo e Giulietta ovvero la perdita dei Padri” reca la firma di Francesca Macrì e di Andrea Trapani e, come Eva nacque dalla costola di Adamo per divenire altro da lui, così questa pièce prende il via dal meraviglioso testo shakespeariano per evolversi in una rappresentazione non già dell’amore osteggiato dalle famiglie dei Capuleti e dei Montecchi ma nella riproduzione del fenomeno del quasi totale fallimento della genitorialità.
Luca Tilli e il suo violoncello consentono al Bardo di essere presente sul palco come contrappunto all’ azione scenica, talvolta come coscienza talaltra come personificazione dell’indifferenza che -troppo spesso- il mondo degli adulti riserva alla fase adolescenziale dell’esistenza; ma questo mondo adulto, sapientemente portato all’attenzione della quarta parete da Angelo Romagnoli e Andrea Trapani, non ha il colore grigio della noncuranza quanto piuttosto quello della totale inadeguatezza delle figure genitoriali, impegnate a leggere il giornale mentre i loro figli sperimentano l’amore, il sesso, la rivalità, la vittoria e la sconfitta sul campo di calcio improvvisato. E mentre imparano la Vita, trovano il vuoto quando si voltano in cerca di supporto, di protezione, di tutela da chi li ha messi al mondo.
Troppi cartellini neri in questo match dove non vince nessuno ma tutti restano sconfitti dalla violenza, dalla solitudine, da una fisicità che nello spettacolo è l’equivalente calcistico del dodicesimo giocatore in campo.
I ragazzi (Giovanni Bifulco, Chiara Celotto, Rosita Chiodero, Arianna Cozzi, Luca D’Agostino, Adriano Maggio, Salvatore Nicolella, Pasquale Renella, Vincenzo Salzano, Michele Santanastasia, Filippo Scotti) rappresentano loro stessi, con i loro accenti linguistici e le peculiarità fisiche, pietre spigolose ancora da smussare, a cui, al termine dello spettacolo, va l’applauso del pubblico per aver superato una prova attoriale molto impegnativa.