Al Poldi Pezzoli, Chiara Dynys e Piero della Francesca


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Al Museo Poldi Pezzoli, dal 16 maggio al 24 giugno 2013, Chiara Dynys interpreta Piero della Francesca.

La mostra Simboli e geometria in Piero della Francesca. Una lettura di Chiara Dynys, a cura di Fiorella Minervino, è una personale, affascinante lettura dell’artista del San Nicola da Tolentino, capolavoro di Piero della Francesca conservato nella casa-museo di via Manzoni.
“Con questa esposizione – dichiara Annalisa Zanni, Direttore del Museo – prosegue il progetto del Poldi Pezzoli di valorizzazione dei propri capolavori ponendoli in relazione con l’arte contemporanea, secondo una volontà espressa nel testamento già da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fondatore del Museo”.
L’opera rinascimentale, che rappresenta il Santo in posizione ieratica che alza l’indice verso l’alto nella direzione degli astri e del cielo, ha ispirato Chiara Dynys, in un dialogo alchemico tra antico e contemporaneo.
Chiara Dynys osserva il dipinto come un codice contenente un messaggio misterioso che Piero della Francesca, matematico oltre che pittore, ha voluto lasciare velato, solo accennato.
Come scrive Fiorella Minervino, nell’installazione l’artista milanese ha voluto “farvi confluire ogni suggerimento dalla pala, compresi i pianeti, le stelle, la santità, la trascendenza. L’artista ha disegnato uno spazio circolare, un’alchimia di specchi e di riflessi, un tempio o cappella che tutto può abbracciare in un baluginare di rifrangenze continue, sicché alla fine la pala del maestro di San Sepolcro si specchia nel tutto e tutto si riflette in lei”.
La pala di Piero della Francesca appare nel Salone dell’Affresco in un’installazione decagonale che ne attrae i colori e i concetti, facendoli riemergere decuplicati e riflessi in nove opere realizzate in vetro, argento, specchio e colori.
In mostra vi è anche una scultura più imponente che si rivolge frontalmente al San Nicola da Tolentino e lo contiene, in una riflessione piena ed emblematica.
Accompagna e illustra l’esposizione un video che racconta la cura del Museo verso l’opera del pittore umbro, la delicatezza con cui viene maneggiata e analizzata, nonché le “processioni” che caratterizzano ogni suo spostamento da una sala all’altra.
Correda la mostra un catalogo, edito da Umberto Allemandi, a cura di Fiorella Minervino, con testi di Fiorella Minervino, Antonio Paolucci, Giorgio Verzotti, Annalisa Zanni oltre a un ricco apparato fotografico che documenta la realizzazione delle opere e le fasi di allestimento della mostra.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno e al contributo di: Edward F. Greco, Giovanni Alliata di Montereale e Spazioborgogno; inoltre con il contributo di Fondazione Rocco Guglielmo, Pierluigi Gibelli e Candia Camaggi.
Con il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano – Cultura.
In collaborazione con: Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli e Fondazione Corriere della Sera.

 

 

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