Napulitanata un altro successo con quattro appuntamenti settimanali.
Napulitanata nasce in una sala di 50 mq che, fino a poco tempo fa, era un deposito del comune di Napoli.
Gli eventi andranno avanti per tutto il mese di giugno, il mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
Un salotto esperienziale, che avvicina la popolazione e i turisti al patrimonio musicale popolare.
Non sono classiche esibizioni. Ci si aspetta di entrare, sedersi e guardare, ma in realtà, partecipano tutti. Tutti sono coinvolti.
Un po’ come avveniva nella Bella Napoli dell’800.
Attualmente eventi simili li ritroviamo in Spagna e in Portogallo nei Tablao e nella Case de Fados.
Si canta, si balla, accompagnato da un ottimo vino e stuzzicheria offerto dall’associazione. Il prezzo è di 10 euro.
La serata del 9 giugno ha visto la partecipazione dell’artista Alessandro Colmaier cantante e , Mimmo Matania, fisarmonicista e Pasquale Cirillo, pianista.
Hanno proposto villanelle, tarantelle e tammurriata, ma non con staticità. Tutti siamo stati parte integrante dello spettacolo. Un gruppo che ha saputo coinvolgere anche i più introversi.
Le mani battevano a tempo, la musica coinvolgeva il corpo e le corde vocali, la loro simpatia e ovviamente bravura hanno fatto sì che la serata fosse perfetta.
“Prima vedi Napoli e poi muori..” io direi passate prima da loro, che vi verrà voglia di ritornarci.
Infine, una chicca in più per gli appassionati di moda, per i più curiosi o per gli amanti delle tradizioni è l’esposizione a cura dell’Associazione Radici e Rareche. Prima di entrare sotto i portici, sarà possibile ammirare cinque abiti da donna protagonisti della canzone napoletana.