Alessandro Schiano Moriello: “Il repertorio di un pianista deve spaziare su tutti i fronti”


Intervista esclusiva al talento del pianoforte in occasione del recital pianistico di Genova del 24 marzo

Ha 19 anni ma già la maturità di un veterano: Alessandro Schiano Moriello oggi viene considerato uno dei maggiori talenti del panorama pianistico italiano e internazionale. In occasione del concerto tenuto ieri il 24 marzo presso il Museo Chiossone di Genova, abbiamo raggiunto il musicista napoletano per un intervista esclusiva nella quale ha raccontato se stesso e la sua carriera musicale.

Come e quando nasce la tua passione per la musica?

Ho iniziato a studiare musica intorno ai 4 anni, e mio padre è stato il mio primo maestro, lui ha sempre suonato diversi strumenti a livello dilettantistico e mi ha introdotto così alla musica

A quali genere di musica ti ispiri?

Sicuramente studio musica classica al Conservatorio di Napoli però in effetti apprezzo diversi generi musicali anche il Jazz 

Quanto studio e quanta applicazione ci sono dietro i tuoi concerti?

Tantissima,devo studiare anche 11 – 12 ore al giorno, soprattutto sotto i concerti assolutamente

Che repertorio porti oggi?

Rachmaninov, Liszt, Prokofiev, sono tre dei più grandi pianisti compositori perchè in effetti non è scontato che un compositore suoni anche le proprie opere e questi sono tra i più grandi pianisti della storia. Liszt, è romantico,Rachmaninov e  Prokofiev entrambi russi, fanno appunto parte del novecento russo

Per il futuro quali altri progetti hai in mente?

Adesso sicuramente ho diversi concerti in programma, però mi sto preparando per affrontare concorsi abbastanza seri, internazionali per uscire anche un po’ a livello internazionale

Quali tappe hai nei prossimi concerti?

Tornerò a Napoli il 3 aprile presso la chiesa Luterana, il 10 invece in piazza Carità al negozio di pianoforti

Cosa vorresti dire alla tua generazione che intraprende il tuo percorso di studio?

E’ dura, e veramente penso che la cosa più importante sia lo studio, e metterci tutto l’impegno possibile e la curiosità e la voglia di imparare e migliorarsi sempre

Quali difficoltà hai dovuto affrontare nel coltivare questa tua grande passione?

Sicuramente conciliare tutti gli impegni non mi ha mai pesato però ho imparato a ottimizzare i tempi per riuscire a fare tutto e bene

Parliamo un po’ di questo concerto al Museo Chiossone: su cosa verte e com’è nata la scelta di eseguire opere di questi artisti?

Rachmaninov è uno dei miei compositori preferiti anche Liszt, il cui brano mi è stato assegnato dal maestro e subito l’ho apprezzato e poi Prokofiev perchè repertorio di un pianista dovrebbe spaziare un pò su tutti i fronti e quindi il novecento è importante e questo è uno dei miei preferiti e lo scelto anche perchè il linguaggio di Prokofiev è un po’ nuovo

Oltre al musicista cosa fai nella vita?

Ho finito la scuola l’anno scorso e sono al primo anno di diplomato scolastico e pratico un po’ di sport, nuoto e il tennis, però diciamo che sto studiando al Conservatorio quindi la musica mi prende a 360 gradi

E’ il tuo primo concerto?

No, no assolutamente, ne ho fatti anche altri, di concerto in concerto migliora la dimensione che assumo all’interno della performance e imparo a gestirmi sicuramente meglio e poi è sempre una prova continua, una sfida continua

Il tuo sogno nel cassetto?

Girare il mondo nei teatri e suonare in tutto il mondo

 

Patrizia Gallina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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