Domenica11 febbraio alle ore 19, nella ricca e sontuosa cornice del Salone Romano del Teatro Cimarosa, il primo Carnevale titolato all’illustre figlio della contea normanna: il musicista Domenico Cimarosa.
Nella splendida sala con affreschi e stucchi settecenteschi, in un’atmosfera elegante e raffinata, arricchita da suggestioni contemporanee, tra attori, ballerini e musicisti va in scena il gusto per il divertimento di qualità.
Un Gran Ballo in costume per immergersi completamente nella magica atmosfera del XVIII secolo, uno spettacolo da sogno che verrà ricordato con entusiasmo da chiunque vi partecipi per molti anni a seguire. Un appuntamento di eleganza e stile, una fusione sensuale di teatro, performance, danza, musica con una rigorosa ambientazione storica.
Il settecento è il secolo dei salotti e il Carnevale, era considerato una delle feste maggiormente sentite dall’aristocrazia napoletana. La festa sarà animata da momenti teatrali di rivisitazione storica di vicende legate alla vita avventurosa del grande maestro.
Con la direzione artistica del Teatro Cimarosa, l’Associazione MusiDanTea di Carmen Pommella e Rosa Farinaro, la partecipazione speciale dell’attore Massimo Masiello, la collaborazione dell’Istituto Superiore Osvaldo Conti per i costumi e la danza, e con Salvatore Benitozzi per le architetture sonore.
Domenico Cimarosa
Nato ad Aversa nel 1749, il compositore tra i maggiori esponenti della scuola musicale italiana del ‘700 fu ammirato da uomini come Stendhal e Napoleone. Trasferitosi a Napoli, debuttò con Le stravaganze del Conte nel carnevale del 1772, presso il Teatro dei Fiorentini, tempio indiscusso dell’opera buffa napoletana. Nel 1777, con l’intermezzo in musica I tre amanti, ci fu l’esordio romano di Cimarosa, a cui seguirono Il ritorno di Don Calandrino, Il matrimonio per raggiro e L’italiana in Londra, opera, quest’ultima, che ebbe un grande successo facilitando i contatti del musicista con i teatri di tutta Italia ed Europa. A Firenze, in particolare, Cimarosa conobbe il granduca Leopoldo II di Toscana, futuro imperatore d’Austria. Nel 1787 parte per la Russia e giunge a San Pietroburgo, alla corte della zarina Caterina II.
A Vienna, entrò in contatto con gli ideali illuministi ed una corte tra le più raffinate d’Europa. In quegli anni, conobbe anche il poeta Giovanni Bertati e da questo felice incontro nacque il capolavoro dell’opera buffa settecentesca, Il matrimonio segreto. Da quel momento, le opere del maestro, furono rappresentate nei principali teatri del mondo.