BIANCO – Quattro Tour. Open act: Simone Spirito. Venerdì 23 Febbraio 2018 presso SMAV, Via Ferdinando D’Aragona 38 – Santa Maria a Vico (CE)
Parte da Bologna il nuovo tour di Bianco che toccherà anche la Campania per poi proseguire a Roma, Milano, Bari, Torino, Brescia e Prato.
Bianco dice a proposito del tour: “Tra pochi giorni inizia il QUATTRO TOUR e non stiamo più nella pelle, le nostre mani si aggrappano ai manici, alle bacchette e ai tasti neri e bianchi come edera impazzita che non ne ha mai abbastanza. Continuiamo a provare solo per il gusto di suonare e risuonare la scaletta nuova che, al quarto album, ha tutto quello che serve per fare impazzire noi ed il pubblico”.
La musica di Bianco nasce dagli ascolti di gente del calibro di Rocky Votolato, Jack Johnson e Joey Cape. La scrittura delle sue canzoni, testo e musica, sono l’architrave artistico di Alberto Bianco che ha dimostrato, lavorando al fianco di Levante, Giorgia e Niccolò Fabi, di essere un cantautore a tutto tondo; tra i migliori attualmente in circolazione. Bianco torna a suonare in Campania e, dopo i live di qualche anno fa, allo SMAV di S. Maria a Vico (Ce) farà un concerto con la sua band al completo per presentare l’ultimo album dal titolo “Quattro” pubblicato dalla label INRI (Linea77, Dardust, Levante, ExOtago).
AD APRIRE IL CONCERTO DI BIANCO CI SARA’ SIMONE SPIRITO
E’ stato scelto il giovane cantautore napoletano come supporto al concerto di Bianco. Da pochissimo Simone Spirito ha pubblicato il debut album dal titolo “Eppur Simone” per la Polosud records. Con sonorità care alla forma canzone stile Mario Venuti, Nino Buonocore, ma attualizzandola alla scuola romana di Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, presenterà i brani che compongono il suo debut album.
Questo il disco nelle parole del suo autore: “un disco che parla di amicizia. Amicizia tra due uomini, tra uomo e donna, tra due amanti, tra una donna e un barbagianni, tra madre e figlia. Amicizia tra musicisti, tra strumenti musicali, tra cambiamento e tradizione. Parla di medici, di comici, di bestie innamorate, di autogol e di grandi camminate. Di fabbrica, di anni 90 e anche di canne e di imbarchi.”
Registrato al Superbudda Studio di Torino e prodotto da Marco Benz Gentile, QUATTRO è stato anticipato dal singolo 30 40 50.
Quattro è un disco che parla di amicizia. Amicizia tra due uomini, tra uomo e donna, tra due amanti, tra una donna e un barbagianni, tra madre e figlia. Amicizia tra musicisti, tra strumenti musicali, tra cambiamento e tradizione. Parla di medici, di comici, di bestie innamorate, di autogol e di grandi camminate. Di fabbrica, di anni 90 e anche di canne e di imbarchi.
Quattro è stato registrato in una sala di 200 metri quadrati piena di strumenti, con grandi finestre di luce bianca, quasi celestiale, una stanza piena di aria che suona forte nel disco.
In Quattro suona forte anche la voglia di costruire un disco suonato e suonabile, poco di moda ma che resterà per me come una delle cose più belle dicui andare fieri.
Quattro è stato registrato al Superbudda da Simone Squillario, prodotto da Marco Benz Gentile e suonato da Matteo Giai, Damir Nefat, Filippo Cornaglia e da me.
Quattro non è una semplice tappa, Quattro è tutto il Giro d’Italia.
BIANCO – biografia
Nato a Torino negli anni ottanta quando la città era ancora e soprattutto la città della Fiat e dell’Industria. La città l’ha osservata per anni dalla provincia, quella in cui è cresciuto e vive tutt’ora.
Da questa prospettiva non è difficile comprendere perchè si è messo a scrivere canzoni. Ascoltavo l’America… davvero! Frusciante, Fink e i dischi di Lanegan. Ha consumato gli album dei Tre Allegri. Ha sognato di suonare con i Medusa… e l’ha fatto. Poi chitarrista e autore nella prima band – i Malibu Stacey – e un concerto tutto suo, chitarra e voce, da Giancarlo ai Muri. Tra il pubblico Dade dei Linea 77. Nelle corde della sua chitarra c’erano già Amiamole e Splendidi. Il suo viaggio è iniziato così nel 2011, il primo aprile – ironia della sorte! – quando insieme sono nati Nostalgina, il mio primo disco, e INRI, l’etichetta che oggi conoscete in moltissimi. Il suo primo disco – Nostalgina (INRI, 2011) – attrae appena uscito l’attenzione di colonne della musica italiana come Rolling Stone, MTV e Radio 2. 13 canzoni, 13 storie. La Musica è protagonista assoluta: è musa indiscussa e tema centrale di un disco che racconta una generazione – quella dei quasi trentenni – e il sogno strambo, per l’Italia post anni zero, di vivere di musica. Il primo singolo estratto dall’album, Mela, mette tutti d’accordo. L’indie italiano ha una nuova voce, quella di Bianco, la stessa che in quel 2011 apre i concerti di Niccolò Fabi, Linea 77, Dente, Le luci della centrale elettrica, Noah And The Whale, White Lies e che Bianco porterà nei mesi a seguire nel suo primo e lunghissimo tour che si conclude agli MTV Days 2012 dove è suo il compito di aprire la due giorni di concerti nella sua città. L’11 novembre 2012 esce Storia del futuro. Se Nostalgina è l’album della Musica, Storia del Futuro è senz’altro il disco dell’Amore. Lo sguardo è sempre quello dell’ironica e delicata onestà di Bianco, quello che raccoglie attorno al cantautore la stima di nuovi compagni di viaggio: Storia del Futuro nasce con la partecipazione di ben sedici musicisti – tra cui Gionata Mirai (Il Teatro degli Orrori), Mr. T-Bone (Africa Unite, Bluebeaters) e Peter Truffa (Bluebeaters) – una serie di remix realizzati tra gli altri da Pierluigi Ferrantini (Velvet), Diego Perrone (Caparezza), Patrick Benifei (Casinò Royale) e Dj Aladyn (Radio Deejay) e il feat e la scrittura a 4 mani con Tommaso dei Perturbazione di La solitudine perché c’è? primo singolo estratto presentato in diretta su Rai 2 a Quelli che il calcio. Siamo arrivati all’aprile del 2013: Bianco incontra Max Gazzè e calca i suoi palchi in apertura di alcune date del Sotto Casa Tour. Il tratto tra Torino e Roma diventa all’improvviso brevissimo: Bianco s’innamora della scuola cantautorale romana e si lascia riamare dalla città eterna. In breve tempo firma i testi de La Razionalità e di Centro Corpi per l’album Storie dei Velvet e dà vita ad un forte sodalizio artistico con Niccolò Fabi insieme al quale passerà un’intera estate in veste di supporter ufficiale del suo Ecco Tour accanto a musicisti del calibro di Bob Angelini, Pier Cortese, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini e Daniele Rossi aka Mr Coffe.
Dopo l’esperienza romana Bianco fa ritorno nella sua Torino. In valigia tantissimi nuovi sguardi e nuove esperienze musicali, davanti un nuovo viaggio: Levante lo sceglie come produttore artistico del suo album d’esordio, il disco che diventerà il pluripremiato Manuale Distruzione per cui Bianco firma anche testo e musiche di Nuvola. Rispolverato il basso, con Daniele Celona e i Nadar Solo, dà vita alla superband che accompagnerà la cantautrice in un lunghissimo tour. Proprio con Celona e i Nadar condivide il progetto Un’ora sola ti vorrei per i palchi del Traffic Torino Free Festival 2014, Diz Festival 2015 (Milano) e la prima edizione del Make Your Festival(Roma). Il 20 ottobre 2014 Bianco anticipa l’uscita di Guardare per Aria, il suo terzo lavoro in studio, con Corri Corri, scritta e cantata con l’amica cantautrice Levante. Dopo aver parlato di Musica e d’Amore, Bianco scrive un delicatissimo e sognante disco – che è di fatto un breviario in musica sulla Felicità – conquistando definitivamente pubblico e critica. Con Filo d’erba, secondo singolo estratto, parte anche un nuovo tour che toccherà oltre 80 città in Italia e farà tappa anche a Parigi, Bruxelles e Londra. A gennaio 2015 Bianco torna in studio con Levante per lavorare nuovamente come produttore artistico al secondo album della cantautrice siciliana, Abbi Cura di Te (Carosello, 2015).
Il 6 dicembre 2015 lo Smav di Caserta ospita il primo live del trio Margherita Biancocci, il progetto dove Margherita Vicario, Bianco e Luca Carocci condividono il palco e le proprie canzoni. Il #GuardarePerAriaTour continua e Roma torna ad essere centrale nella storia del cantautore torinese. Il 23 aprile 2015 Niccolò Fabi è tra il pubblico del Na Cosetta per il concerto di Bianco. Colpito dall’energia e dalla libertà di Alberto e dei suoi musicisti – Matteo Giai, Filippo Cornaglia e Damir Nefat – il cantautore romano chiede a Bianco e alla sua band di accompagnarli nei nuovi tour che seguiranno l’uscita di Una somma di piccole cose (Universal, 2016) e il disco anniversario Diventi Inventi 1997-2017 fino ad arrivare al concerto evento del Palalottomatica di Roma che vede come ospiti Daniele Silvestri, Max Gazzè e Fiorella Mannoia.
Nel marzo 2017 Alberto si chiude in un appartamento a Ortigia e tira fuori le fondamenta di Quattro, suo quarto disco.
Tra settembre e ottobre lo registra al Superbudda di Torino con i suoi compagni di viaggio Matteo, Filippo e Damir e con la direzione artistica di Marco Benz Gentile.
Gennaio 2018 esce QUATTRO, il disco più rappresentativo del cantautore made in Torino.