Diane Schuur incanta nel castello dei d’Angiò


Gerardo Di Lella Jazz O’rchestra meets Diane Schuur: l’evento che chiude la rassegna di Castel Sant’ Elmo

Circa 800 persone hanno sfidato l’ira dell’anticiclone africano per raggiungere la piazza d’armi di Castel Sant’ Elmo e assistere al concerto di Diane Schuur.

Diane Schuur

L’incontro tra una grande signora della musica e il talentuoso direttore d’orchestra di origini casalucesi avviene grazie ad un nuovo arrangiamento di Di Lella di un brano della cantante statunitense; da lì si è sviluppato un progetto di cui è parte integrante la Gerardo Di Lella Jazz Orchestra.

L’opening act è stato affidato a Vincenzo Danise, che, dopo il suo “Danise on the road”  è atteso per una tournée che lo vedrà all’ estero, ben oltre i confini europei, a rappresentare Napoli, secondo quanto attestato dal Sindaco De Magistris. Esegue tre brani tratti dal suo album “Saravà” e “o bebado e a equilibrista” di Joao Bosco, regalando storie e testimoniando, con la sua carriera di ex enfant prodige, una strana storia di migranza: a Napoli suona quasi esclusivamente on the road, all’estero è acclamato, apprezzato e vende dischi.

Il pubblico ha gradito e ha salutato Danise con il giusto applauso, mentre la Gerardo Di Lella Jazz Orchestra, che vanta una sezione fiati di 9 musicisti i quali hanno fatto sentire subito il loro spessore sulle variazioni di “Torna a Surriento”, ha eseguito “Michelangelo 70” di Astor Piazzolla, ma anche brani a firma di Di Lella come “Petit Champignon”.

Con accortezza una signora dalla chioma fulva ha guadagnato il palco, si è accomodata al piano ed è diventata Diane Schuur. Ben lontana dall’immagine agé di una signora che canticchia filastrocche per i nipoti, la lady del jazz ha perso ben poco smalto nella voce e neanche un grammo della sua capacità di comunicare con il pubblico.

Non esistono vuoti di scena con lei sul palco, complice anche il maestro Di Lella, con cui ha voluto rinverdire i fasti di “Napoli & Jazz” accennando a cappella alcuni brani del nostro canzoniere. “Speak low”, “What are you doing the rest of your life”, “Black magic”, “Easy to love”, “Evereday I have the blues”, “Touch” e l’immancabile “Louisiana Sunday Afternoon” sono solo alcuni dei pezzi brillantemente eseguiti da questi splendidi artisti che hanno, anche nella serata conclusiva della rassegna di Michele Solipano, appagato l’esigenza del pubblico di Castel Sant’ Elmo di ascoltare della buona musica.

Ph: Gianni Esposito
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