Domenica 9 Febbraio, al Circolo Degli Artisti con Girless And The Orphan…


Domenica 9 Febbraio

Wi-Fi Art & New Monkey Press & Records

presentano

This Is NOT A Love Party

live

GIRLESS & THE ORPHAN

JESTER AT WORK

SMALL GIANT

pre & aftershow dj set

Luca Benni & Juliet Burke (To Lose La Track)

red room

Stanza 101 presenta #Pillole

expo

This Is NOT A Love Song

dalle 19:00

ingresso libero

CIRCOLO DEGLI ARTISTI

Via Casilina Vecchia 42 – Roma

06 7030568406 70305684; info @ circoloartisti.it

Dopo la prima festa al Forte Fanfulla dello scorso Dicembre, le cassettine di This Is NOT A Love Song tornano a Roma, Domenica 09 Febbraio al Circolo Degli Artisti ospiti di Wi-Fi Art.

Concerti, dj set, illustratori e cassette in omaggio per chi si metterà in gioco con noi.

THIS IS NOT A LOVE SONG

TINALS, ogni cassetta una canzone d’amore illustrata

Un serbatoio infinito di canzoni d’amore universali dal quale attingono creativamente fumettisti, illustratori e grafici per dare vita a musicassette di carta immaginifiche.

Quel “not” sottolineato che significa tutto e niente. Nasce proprio da quella provocatoria negazione l’idea di TINALS: un progetto che unendo musica e fumetto/illustrazione/grafica cerca di cogliere la verità più intima ed elusiva di una canzone d’amore, a volte. Altre, invece, la stravolge irrimediabilmente.

TINALS è una vera e propria musicassetta di carta, con tanto di copertina e custodia di plastica. Ogni cassetta una canzone d’amore illustrata. Da Elvis Presley a Bon Iver, dai Cure agli Slint, passando per Nick Drake, Britney Spears, Bob Dylan, Joy Division, Smashing Pumpkins, Velvet Underground fino a Syd Barrett, Jesus And Mary Chain, Beatles e molti altri

Un modo per far tornare in vita un supporto discografico fisico ormai diventato oggetto di culto per nostalgici feticisti. Con TINALS la musicassetta torna ad essere essenziale, funzionale e artisticamente viva in un’esplosione di segni e colori.

Non solo, a corredo del progetto uscirà una serie di compilation di canzoni “registrate” sempre su nastro (e in free download) nelle quali band protagoniste del sottobosco indipendente italiano e non reinterpretano i brani disegnati.

Una produzione New Monkey in collaborazione con To Lose La Track

Sul palco si alterneranno

GIRLESS AND THE ORPHAN

Girless nasce musicista torto sin da piccolo, quando l’inedia della vita viserbese lo porta a voler iniziare la scuola di musica per diventare affermato batterista picchiapelli. Nemmeno lui si ricorda del perchè si ritrovò a soffiare dentro un clarinetto. La pubertà e i primi peli sul petto, accompagnati dalla maturità musicale lo introdussero al mondo del rochenrol, e tra varie band e le prime sfintinze, che chiunque cagavano fuorchè lui, all’età di 15 anni imbraccia la chitarra acustica del padre e, abilmente ispirato da “The places you have come to fear the most” di Dashboard Confessional, comincia a scrivere ciò che sarebbero poi divenute celebri come “le peggiori canzoni mai scritte” (cit. Luzzato Fegiz). Col tempo, affinate le doti canore e compositive, si distingue per la registrazione di un full-lenght (“Loyal/Unloyal. A love tutorial”) costato uno sbotto di baini e molto intelligentemente mai pubblicato. Esso giace su internet, in attesa di essere scaricato da chi ne abbia voglia (lo potete trovare su Facebook, nella sezione bandpage, o su Bandcamp – www.girlessorphan.bandcamp.com). Un giorno il Girless, stanco di essere l’unico a ricevere improperi ai concerti, decide di condividere questo onore con qualcuno: nascono Girless & The Orphan, duo dalle grandi speranze e dalle ginocchia appuntite. L’attività live (che li vede suonare di spalla a gruppi della zona quali Cases, Shelly Johnson Broke My Heart, Up There: The Clouds, Chesterpolio, Montezuma, e ad artisti europei come The Black Atlantic e Kim Janssen) si intensifica, e i due incontrano una sera invernale il management della Stop! Records, etichetta indipendente di bella presenza, con cui decidono di intrapendere quello che sarà un sicuro successo. Il 2011 è l’anno in cui si ha la prima vera uscita discografica, “Same names for different girls”, un ep registrato e prodotto (negli studi Stop! Records, per l’appunto) da Andrea Muccioli e Ivan Tonelli (Shelly Johnson Broke My Heart). Ep che la critica ha accolto con insperata benevolenza. Tanto che Rockit un giorno chiede un ep in esclusiva. Orco giuda, ci dicono. Così registrano “The Epic Epitaph Of Our Ephemeral Epileptic Epoch EP”, seconda prova della band, anch’essa posta in download gratuito su www.rockit.it. Dopo uno split coi Verily So, intitolato “Everyday is a D-day” (Stop!Records) il 23 ottobre 2012 esce il primo full-lenght, “Nothing to be worried about except everything but you”, rilasciato da Stop!Records e To Lose La Track.

JESTER AT WORK

Antonio Vitale nasce a Pescara il 28 Novembre del 1976.
Compositore e chitarrista trova ispirazione dapprima nel rivisitare la scena r’n’r sixtees and seventies, facendo scorpacciate di vinili ma soprattutto diventando il cantante dei Warm Morning 616 (1999/2002), con i quali realizza diversi lavori autoprodotti. All’uscita dal gruppo segue un periodo di grande proliferita’ dal punto di vista compositivo nel quale si getteranno le basi per il forte cambiamento che solo dopo alcuni anni si sara’ palesato. Nel frattempo canta con i Forty Licks impegnandosi al massimo a dare tutto se stesso interpretando nella maniera piu’ possibile personale i pezzi dei Rolling Stones.
Nel 2005 parte il progetto Jester at Work che all’inizio doveva essere battezzato con un altro nome ( El Dobro ), poi pero’ la scelta cadde sull’attuale nome che vuole esprimere una volonta’ di fondo di voler tornare a lavorare su se stessi e sulle proprie idee traducendo tutto questo in musica. E lo strumento ideale oltre alla chitarra acustica e’ un vecchio multitracce analogico a cassetta Fostex (made in Japan) che da ”taccuino per appunti” si trasforma in supporto indispensabile alla creazione di un sound lo-fi con un retrogusto folk. Dopo un lungo lavoro ma intenso il progetto di Antonio vede la luce grazie all’impegno fondamentale dell’etichetta Twelve Records che crede nel sound e nei messaggi di quello che sara’ il primo album di ”Jester at work”, ossia ”Lo-fi back to tape”.
Febbraio 2009 e’ il momento scelto per battezzare questo nuovo percorso..
Siamo nel marzo del 2012 e vede la luce il nuovo album: Magellano.
Nuova produzione della Twelve Records.
Diverse sono le atmosfere, in questo caso più cupe del passato, ma evocative.

SMALL GIANT

L’esordio di Small Giant è un album di italo disco e non solo. E’ un concept sul tempo che scorre, fresco di nostalgia propria della fine di una stagione. Italo disco perchè questo è il linguaggio comune attorno al quale si raccolgono le tracce, per intonare il sacramento della malinconia come stato di grazia. Una personale guida per riconoscere i propri Santi. Di più, visto che il nostro, classe 1975, toscano, proprio negli anni 80 vive la sua prima adolescenza, iniziando un percorso che in Via Verdi ha i propri riferimenti. E ancora, un’italo disco fatta di tessiture sognanti e pulsazioni leggere che, caso questo davvero raro, si affianca a liriche dominate da un autobiografismo delicato ed al tempo stesso privo di pietà.

Small Giant è Simone Stefanini, voce e chitarra dei Verily So.

Stanza 101 presenta #PILLOLE

Case History: This is Not a Love Song

Il progetto editoriale che unisce musica e illustrazione: ideazione, promozione e distribuzione online e offline.

Come un’idea può diventare un caso di successo.

http://www.facebook.com/circolodegliartisti

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