Festa del Rinascimento di Acquasparta (TR) dall’11 al 26 giugno
Dopo il matrimonio nel 1614 con Artemisia Colonna, figlia di Francesco principe di Palestrina, di cui rimase vedovo due anni dopo risposandosi con Isabella Salviati, Federico Cesi si stabilì per qualche tempo nella residenza di famiglia ad Acquasparta, il cinquecentesco Palazzo Cesi, dove convenivano i Lincei, soci dell’Accademia, tra cui il matematico, fisico e astronomo Galileo Galilei.
Per celebrare il forte legame tra Acquasparta e la figura di Cesi, annoverato tra i primi fautori dell’astronomia post-copernicana, appassionato cultore di scienze naturali e, in particolare, di botanica, la Festa del Rinascimento sceglie per l’edizione 2022 il titolo “Theatrum Totius Naturae”, in omaggio all’opera enciclopedica iniziata dal Cesi, che aveva l’ambizione di abbracciare tutto il sapere legato alla natura, e propone un nutrito calendario di appuntamenti culturali ambientati negli spazi interni ed esterni della storica dimora gentilizia di Palazzo Cesi, i quali metteranno in luce l’importante contributo dato dall’Accademia dei Lincei allo sviluppo degli studi scientifici, filosofici e naturalistici nella temperie culturale del tardo Rinascimento e del Seicento.
Acquasparta, Festa del Rinascimento – Il programma
L’incontro previsto giovedì 16 giugno alle ore 18, sul tema “L’arte che descrive: dalle Tabulae Phytosophicae alla fotografia naturalistica”, partirà dall’opera ideata da Federico Cesi, intitolata Theatrum Totius Naturae”, di cui le “Tabulae Phytosophicae”, rappresentazioni di soggetti botanici considerate il primo trattato di botanica generale che si sia scritto, costituivano un’importante parte. Dall’introduzione di Marta Andreucci, insegnante e storica dell’arte, si passerà al contributo di Federica Chiodi, insegnante di discipline pittoriche, per passare poi all’intervento di Riccardo Mattea, zoologo, fotografo e Guida Ambientale Escursionistica, che illustrerà le caratteristiche della fotografia naturalistica mettendone in evidenza le finalità e compiendo così un ideale salto di quattro secoli dalle rappresentazioni lincee.
Il calendario culturale proseguirà sabato 18 giugno, sempre alle ore 18, con una conferenza intitolata “Il Natural desiderio di sapere e lo spazio di libertà: Giordano Bruno, Tommaso Campanella e i Lincei”, in occasione della quale Marco Moschini, docente di Storia della Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Perugia, guiderà i presenti in un breve viaggio che illustrerà filosofi e studiosi tra loro contemporanei, accomunati dallo slancio conoscitivo, espressione di libertà, e dal limite imposto dal contesto storico politico dell’epoca.
Il protagonista dell’incontro previsto il giorno seguente, domenica 19 giugno, alle ore 17.30, sarà invece Galileo Galilei, matematico, fisico e astronomo, che entrò a far parte dell’Accademia dei Lincei, e che fu ospite del Cesi ad Acquasparta. In particolare, Silvia Bevilacqua e Nicol Martini offriranno una lettura teatrale di “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht, opera del novecento che presenta magistralmente la grande figura dello scienziato Galilei Galileo. Il testo, scritto in un lungo arco di tempo durante il quale il mondo conoscerà anche l’orrore dell’atomica, ci interroga sul ruolo della scienza, sulla libertà di ricerca, sul suo legame con la verità, la società ed il progresso.
Nella giornata di venerdì 24 giugno, a partire dalle ore 18, saranno proposte al pubblico le incursioni sonore e letterarie condotte e interpretate dall’attore e regista Massimo Manini e dal titolo “Vivere d’essenza – L’idea nuova di natura, da Federico Cesi a Henry David Thoreau”. Thoreau, filosofo, scrittore e poeta statunitense vissuto nel 1800, elaborò un suo proprio pensiero sulla natura come oggetto di pratica filosofica, fonte di benessere e soluzione esistenziale per il destino dell’uomo. Massimo Manini condurrà, quindi, i presenti in una suggestiva escursione “spazio-temporale”, agìta in un luogo che è perfetto per questo ponte gettato tra i boschi del Massachusetts e il Giardino di Palazzo Cesi in Acquasparta, e che vide ancora prima del filosofo Thoreau, la nascita di una visione umanistico-naturalistica che cambiò da lì a poco il destino della scienza: l’Accademia dei Lincei. Un viaggio quindi nelle differenti e distanti “idee di natura”, per indagare con l’aiuto delle opere del poeta americano, sul rapporto degli uomini con essa.
Il penultimo appuntamento del nutrito programma culturale della Festa del Rinascimento 2022 avrà luogo sabato 25 giugno, alle ore 17.30, con una conferenza sul tema “Archeologia Arborea: biodiversità frutticola tra storia, paesaggio e arte rinascimentale”, con l’introduzione di Beti Piotto, agronoma ed esperta di biodiversità vegetale, e il contributo di Isabella Dalla Ragione, agronoma e presidente della Fondazione Archeologia Arborea, il cui progetto nasce dalla ricerca e dalla salvaguardia delle antiche varietà di piante da frutto, rintracciate conducendo indagini in poderi abbandonati e giardini monastici, avvalendosi delle testimonianze artistiche del Rinascimento, studiando documenti e raccogliendo le memorie degli anziani agricoltori, e facendo infine confluire questo straordinario patrimonio genetico e culturale nel “frutteto collezione” creato a San Lorenzo di Lerchi nel comune di Città di Castello (Pg).
Il ricco calendario si concluderà con il concerto di musica barocca “Alla Guerra d’amore”, in programma domenica 26 giugno alle ore 17.30, in occasione del quale “La Selva Ensemble di Musica Antica”, composto da Riccardo Pisani,voce, da Carolina Pace al flauto dolce e Michele Carreca alla tiorba e chitarra barocca, presenterà un programma di musica italiana del periodo che coincide con la vita di Federico Cesi; si tratta, ,in particolare, di musica a voce sola e basso continuo che si impone tra la tra la fine del ‘500 e le prime decadi del ‘600 come la principale novità che, partita dall’Italia, conquisterà velocemente tutta l’Europa. Sarà proposta un’ampia selezione di brani vocali e strumentali che ben rappresentano la ricerca dell’effetto sensazionale e meraviglioso da un lato, la profonda commozione ispirata al teatro greco e alla poetica degli affetti dall’altro.