Made in carcere: un brand che dà speranza
Nel 2007 a Lecce, Luciana Delle Donne fonda “Officina creativa”, una cooperativa senza scopo di lucro. Contemporaneamente nasce anche “Made in Carcere”, il brand utilizzato per riconoscere le numerose creazioni manifatturiere, del tutto originali e creative, che vanno dalle borse agli accessori in cui si sprigionano i colori, quelli della vita; una seconda vita per le detenute, paragonata ai tessuti di scarto con cui sono prodotti questi articoli. I materiali, infatti, provengono da aziende italiane che credono nel progetto e in determinate tematiche sociali e ambientali. “Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente”. Un’occasione per 20 detenute, che scontano la pena nel carcere di Lecce e Trani, di seguire un percorso formativo con lo scopo di reinserirle nella società lavorativa e civile.
Tanti i progetti a cui hanno preso parte, tanti i premi. Fra gli ultimi ricordiamo il premio per la “borsa più grande del mondo”, esposta al Macef di Milano nel 2009. I costi vanno da pochi euro, come per i portachiavi, le borse “Porta che vuoi” o le “Inseparabili“, le “Doppia faccia“, o le magliette manomesse, fino alle borse gioiello della linea Fifi; di recente, inoltre, è arrivato anche un contratto per la fornitura dei porta I -Pad con un distributore internazionale collegato alla Apple. Questa non è beneficenza ma apprezzamento per il prodotto.
Dal 2 marzo nei Conad troverete i braccialetti per la festa della donna, in lycra, colorati ed elastici, dai mille usi. Il ricavato sarà devoluto all’associazione DiRe – Donne in rete contro la violenza, a cui aderiscono 70 centri antiviolenza che operano tramite l’accoglienza telefonica, colloqui personali, con l’ospitalità in case rifugio etc.
Francesco Pugliese, amministratore delegato dichiara:
“Vogliamo celebrare la giornata dell’8 marzo non limitandoci al gesto di donare la, bensì offrendo alle donne più deboli, una concreta opportunità di chiudere con un passato difficile e contribuendo a migliorare il loro futuro”.
Ma questa non sarà l’unica collaborazione con Made in Carcere; infatti, sono già state commissionate 12 mila tovagliette che presto troverete proprio nei Conad. Ecco un modo giusto di festeggiare le donne: aiutarle a riavere rispetto di sè.