Debutta al Teatro Trosi la neonata compagnia dei Senzanome
Dopo aver nutrito la sua passione per il teatro in altre note compagnie teatrali della zona flegrea, dopo essersi cimentata con il difficile compito della costumista, Rosaria Scotti realizza il sogno di presentare una commedia in due atti scritta di suo pugno, che trova la sua ispirazione -e lo si intuisce fin dal titolo- nel soggetto del musical “Mamma mia”.
Ma la sua abilità nella stesura del testo è rintracciabile nel fatto che la vicenda è vista con i suoi occhi, senza scimmiottare nè gli Abba nè Catherine Johnson; a ben riflettere, ci sono più differenze che similitudini nella commedia “Duie pate pe ‘na sposa“, anch’essa ricca di numeri musicali, di coreografie vivaci e corali, ma soprattutto, va ascritto il merito alla Scotti (che nella regìa si è fatta aiutare da Ciro Pisani e da Fereshetian Vania) di aver avuto il coraggio di inserire nella scenografia (peraltro molto ben curata) l’angolo dei musicisti, i quali hanno eseguito tutte le musiche dal vivo, richiedendo un maggior impegno agli attori cui sono stati assegnati anche numeri canori.
Il rischio di una stecca, una nota che salta, un’entrata in ritardo sono l’incubo di ogni regista; ma ciò non è accaduto ai Senzanome, probabilmente perchè nel gruppo dei suonatori c’erano Salvatore Devoto (flauto), Enzo Metalli (chitarra), Roberto Stinca (chitarra), Kevin A. Stefanini (tamburi a cornice) e Alfonso De Masi (voce e percussioni).
Sulla scena si sono fatte notare le attrici giovani, tre deliziose bambine che hanno recitato con la sicurezza di un adulto; ma anche le amiche della protagonista Maria (Giovanna De Simone) hanno dato del filo da torcere al pubblico (Luciana D’Alicandro, Titti Petrosino), coinvolgendolo in esilaranti numeri musicali in cui bastava la mimica facciale a scatenare l’ilarità degli spettatori. Molti giovani in compagnia, scelta precisa della Scotti, che vuole ripartire da questo nuovo progetto teatrale per aprire il cassetto dove -ne siamo certi- custodisce molte idee non ancora espresse.
Tra debutti e ritorni di fiamma, i Senzanome si sono fatti conoscere da quel pubblico che ha una predilezione per le compagnie amatoriali; adesso sono attesi al varco, per bissare a Natale il successo e il gradimento riscosso in questa occasione.
foto per gentile concessione di Rosaria Scotti