Il Dèjavu diventa ArtAppArt


Nella serata del 26 giugno c.a. il locale di Pozzuoli accoglie l’associazione culturale Il Racconto dei racconti e  si divide in aree tematiche per ospitare la proiezione di Costantino Sgambato “Scala Cromatica” e la mostra di fotografica di Salvatore Bolognino dal titolo “Un cammino interminabile, l’animo umano”.

Molto lounge la location del Dejavu, l’ingresso libero ha favorito l’accesso del pubblico che, oltre agli aperitivi preparati con cura e serviti con grande professionalità da uno staff simpatico e cordiale, ha potuto gustare un Biofood menu che, in questa serata speciale, consisteva di riso alla cantonese e spezzatino di soia in agrodolce, accompagnati da un calice di Falanghina o di Gewurtztraminer; tra divani e lampade d’atmosfera è stata posizionata l’area del Marketlab con i monili etnici, gli anelli artigianali di fattura particolare, le borse realizzate con materiali naturali e la linea di bellezza di Sapoo Na, attenta alla logica del riciclo e alla cosmesi basata su prodotti non adulterati dalla chimica.

Nella sala interna, Salvatore “Tete” Bolognino -fotografo per passione, inizia come “giovine di bottega” con Salvatore Ecuba ad appena 15 anni- ha esposto una serie di scatti in bianco e nero, genere che questo giovane fotografo pratica spesso e con risultati affascinanti, attraverso i quali ha scelto di raccontare la storia di Luca, un amico, un combattente (in molti sensi), una persona speciale. Un storia per immagini: la Vita che ti infila le punte di una stella nel cuore e tu che non piangi, ma affronti il problema e lo risolvi per quello che puoi, che è nelle tue forze. Impari la lezione, ma non ti incattivisci; e quella lezione la passi ai ragazzi che hanno bisogno di una mano, di uno scopo, di una risposta a mille perchè. E la strada diventa una palestra e il ring diventa un posto dove si coniuga il verbo rispettare e Luca Fioretti (detto simpaticamente Lucafiò) continua a lavorare nelle palestre popolari, dove insegna alle donne le tecniche di difesa personale.

Tete lavora, a tutt’oggi,  come fotografo free lance anche per le cerimonie nunziali, e per questo motivo -senza pose da star– si presenta poco prima di mezzanotte a raccogliere il plauso dei fans; peccato, invece, per il modello che ha ispirato con la sua vita questi scatti, giunto in finale di serata, per una ritrosia caratteriale totalmente sconosciuta ai suoi avversari sul ring.

Provare per credere.

 

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