Instru:mentale è tra noi


Nello splendido scenario fiabesco del Maschio Angioino, nell’ambito della manifestazione Estate a Napoli 2015, il progetto multiforme di Isabella Barbato, fotografa gragnanese, ha visto il suo debutto il 23 settembre.

La presentazione di Instru:mentale di Isabella Barbato

Una serata in cui, l’ingresso dell’autunno ha decorato l’atmosfera con una brezza di  vento non proprio delicata ma al contempo ha dato un aurea speciale, premiando i presenti con l’ascolto di buona musica e una mostra fotografica.

I musicisti presenti sul palco sono stati i protagonisti dell’opera fotografica dal titolo omonimo di Instru:mentale. Sapientemente adornata dalle sculture di Giancarlo Minniti, specializzato nel riciclo di materiale d’acciaio, pneumatici ed altro.

Per l’occasione ha scelto  pezzi di biciclette da supporto alle opere fotografiche, richiamandosi allo sponsor della manifestazione “Veloce Corporate”, simbolo della vita sana, all’aria aperta. Quest’ultimo rappresentato dalla bici, che diventa protagonista insieme a chi la guida dei tre spot che hanno preceduto l’evento. L’attrice Eliana Manvati, in abito rosso, ha fatto il suo ingresso tra gli spettatori in bici ed insieme ad altri attori, rigorosamente in nero (Gaetano Aiello, Gabrielle Iovino, Giulia Conte, Alessandro Angelotti), hanno aperto lo spettacolo.

Performance in cui ognuno ha citato frasi  estrapolate dal libro scritta dalla Barbato ”Volevo scappare con Paolo Conte ma ho lasciato le fragole sul tavolo”. Un libro, un percorso a ritroso, autobiografico. Fatto di sofferenza, caparbietà, di cadute e risalite, “dolore”, ma con la speranza – anche nei momenti più bui di questo progetto e la sua travagliata realizzazione- che le cose belle a Napoli possono realizzarsi.

Ha presentato la serata una sobria ed elegante Paola Basile, presidente dell’associazione Leottoezerotre che ha promosso l’evento, accompagnata sul palco da Sexy, la bouledoguerina.

Dovuti ringraziamenti e onori di casa ai personaggi illustri in sala tra cui il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sempre attento a progetti interessanti e a fusion complesse, di talento e di non facile realizzazione come quella della Barbato.

Tra gli altri presenti, vari personaggi del mondo artistico partenopeo venuti a dare il loro sostegno al progetto, quali Reika Hinchtestimonial de Leottoezerotre, e Lino Volpe (attore) .

La serata divisa in due tempi doveva essere intervallata dal cortometraggio che prende il titolo dal libro,per la regia  di Gaetano D’Auria; purtroppo, per problemi tecnici non è stata possibile la sua visione, assente anche Fausto Mesolella, autore delle musiche del cortometraggio.

Del resto le fusion, le alchimie che ha creato questo progetto sono state tante e palpabili, tali da far dimenticare, anzi sperare in un successivo evento per la prima del cortometraggio. La voce unica di Brunella Selo ha aperto la serata con Tarantelle del Gargano, a seguire i musicisti presenti: Elisabetta Serio, Roberto Giangrande, Maurizio Capone, Fabrizio Fedele, Salvatore Torregrossa, Leonardo de Lorenzo che alternandosi hanno presentato i loro brani più rappresentativi, ed ognuno con la sua atipicità e talento ha incarnato la parola Arte.

La foto principale è una gentile concessione della fotografa Fiorella Passante

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