Instru:mentale, l’ ambizioso progetto di Isabella Barbato
Nell’ ambito della rassegna Estate a Napoli 2015: Femmena, con il Patrocinio del Comune di Napoli, andrà in scena, nel cortile del Maschio Angioino, il 23 settembre alle ore 21.oo ad ingresso gratuito, il progetto Instru:mentale di Isabella Barbato promosso dall’ associazione Leottoezerotre. Sponsor ufficiale dell’evento è Veloce Corporate.
Questa vulcanica donna, forse complici le sue origini vesuviane, ha dato vita ad un progetto complesso e articolato, sviluppatosi in tempi diversi, fatto di musica, foto, parole e un cortometraggio.
La intervistiamo a pochi giorni dal debutto, e lasciamo che sia lei a introdurci nel composito mondo di Instru: mentale.
-Questo progetto è un mix d’ingredienti; quali sono stati gli elementi base e quali hai aggiunto dopo?
Inizialmente è nata l’idea del concept fotografico, dove sono stati coinvolti dieci musicisti partenopei. Poi il disco, affinché chi guardasse le immagini di questi artisti potesse anche ascoltare e conoscere la loro musica. Infine è arrivata l’idea del racconto. Solo dopo la pubblicazione dell’opera, il progetto si è ulteriormente ampliato con un cortometraggio diretto da me e Gaetano d’Auria e uno spettacolo che avrebbe così fuso tutti questi elementi.
-Cosa ha ispirato il titolo del tuo libro “Volevo scappare con Paolo Conte e ho lasciato le fragole sul tavolo”, titolo alla Wertmuller?
Semplicemente non riuscivo a trovare un titolo e ho chiesto ai miei amici di darmi suggerimenti. Tra i tanti titoli che mi sono arrivati, ho scelto questo, perché amo Paolo Conte e perché amo i titoli lunghi alla Wertmuller. Stavo ancora scrivendo il racconto, e a questo titolo, apparentemente no sense, ho dato una mia interpretazione il cui significato si scopre nel capitolo dedicato all’ amore.
-Tratta di racconti autobiografici?
Sì. Nel racconto le vicende che riguardano la realizzazione di questo progetto sono state un input per parlare di alcuni aspetti della nostra esistenza e si sono intrecciate a episodi di vita privata.
-L’idea di associare artisti che suonassero altro dai loro strumenti musicali, quando ti è venuta?
L’idea è nata due anni fa. Mi sono ispirata ai ricordi d’infanzia, quando insieme a mia sorella, utilizzavo il set di pentole fingendo di essere batterista. Mi piaceva l’idea di far tornare bambini i musicisti e dimostrare che uno strumento musicale è solo un veicolo. Lo strumento che produce arte è proprio l’artista, e resta tale, anche se gli sottrai lo strumento musicale.
-Questo evento avrà un location prestigiosa; come sei arrivata ad avere il Maschio Angioino per Instru: mentale?
Come ha fatto una piccola donna di provincia ad arrivare al Maschio Angioino? Semplice, aveva una grande idea. Un’idea che, in due anni, ha affascinato e coinvolto dieci musicisti, otto attori, due registi, uno studio discografico, il chitarrista Fausto Mesolella che ha scritto le musiche originali per il cortometraggio, e tutte le persone che hanno collaborato al progetto e che oggi lavorano per la realizzazione dello spettacolo. Come credo sia avvenuto per altre compagnie teatrali e artisti che partecipano alla rassegna estiva Estate a Napoli 2015, ho partecipato al bando indetto dal Comune di Napoli, ho presentato la mia idea ed è piaciuta.
-L’ evento: come l’ha immaginato il direttore artistico, cioè tu?
Instru: mentale è un’opera a più dimensioni, fotografica, musicale, teatrale, letteraria e cinematografica. L’idea è di fondere insieme questi elementi. Immagini, parole e musica. Per la prima volta si riuniranno tutti gli artisti che hanno preso parte a questo folle progetto. Gli ingredienti saranno bellezza e follia. Niente di ciò che si aspetta il pubblico. Per la prima volta ci sarà anche la mostra e la prima del cortometraggio “Volevo scappare con Paolo Conte”.
-Ci saranno special guests?
Ci sarà l’intervento del grande Fausto Mesolella, autore delle musiche del film, e del geniale Cristian Izzo che dirigerà gli attori in una performance folle e violenta. Le special guests, senza nulla togliere ad altri, sono i musicisti di Instru: mentale, chi ha condiviso con me questo progetto imponente: Maurizio Capone, Roberto Giangrande, Elisabetta Serio, Brunella Selo, Fabrizio Fedele, Salvatore Torregrossa, Leonardo de Lorenzo, Gaemaria Palumbo, Catello Tucci e Lino Cannavacciuolo.
– Chi ringrazierà Isabella Barbato sul palco del Maschio Angioino?
Ringrazierò tutti gli artisti, i compagni di viaggio, gli amici, la mia famiglia e l’instancabile Paola Basile, scrittrice e presidente de Leottoezerotre, la donna che con me sta realizzando questo magnifico spettacolo.
– E chi avrebbe voluto ringraziare Isabella Barbato se solo avesse creduto di più nel suo progetto?
James Brown e la mia bisnonna, passati a miglior vita qualche annetto fa.
Incuriositi, attendiamo questo folle progetto animarsi. Nel frattempo godetevi questi video tour che vi accompagneranno fino al 23 settembre, ore 21.00-Maschio Angioino Napoli.