Massimo Ranieri con “Sogno o son desto – 400 volte”, l’artista ha conquistato il pubblico dall’inizio alla fine della serata al teatro Carlo Felice di Genova.
Massimo, ha elargito al pubblico quelli che sono i frutti di una lunga gavetta spaziando libero tra l’immenso repertorio dei suoi successi. Ranieri, ha impiegato ben poco per conquistare il pubblico genovese. Puntando ancora su di un talento naturale che sembra maturare di pari passo con l’età e contando su di un gruppo di eccellenti musicisti e su degli arrangiamenti straordinariamente funzionali, Ranieri ha presentato alla sua maniera una serie di brani in grado di confondersi con la storia umana e con gli amori di ogni italiano e napoletano.
Mantenendosi perfettamente in equilibrio tra l’onirico ed il romantico, così come tra il comico ed il macchiettistico, Ranieri con il supporto dei musicisti, Max Rosati alla chitarra, Flavio Mazzocchi al pianoforte, Pierpaolo Ranieri al basso, Luca Trolli alla batteria, Donato Sensini ai fiati e Stefano Indino alla fisarmonica, ha felicemente puntato su delle canzoni di autori celebri sempre inneggianti ai temi dell’amore e della vita.
Un viaggio poetico, quello scelto, che partendo da “Vent’anni”, ha fatto tante tappe con brani come “Mi troverai”, “Resta cu mme”, “Quagliarulo” “La vestaglia”, “Se bruciasse la citta”, “Ho bisogno di te” “Tu si ‘na cosa grande” “Come so’ nervoso”, “Erba di casa mia”, “La pansè” “Rose Rosse”, e “’O Marenariello” fino a culminare con l’inno “Perdere l’amore” ed i due bis finali rappresentati dalla esilarante e carosoniana “A pastiglia” e dalla struggente “Anema e core”.
Così grazie alle emozionanti soste nell’ immortale repertorio della grande canzone napoletana e grazie alle incursioni nell’allegro e pungente mondo della “macchietta”,Massimo Ranieri ha ancora una volta offerto agli spettatori uno spettacolo ricco e dalle mille sfaccettature.
Un concerto fatto di note, teatro e poesia. Con “Sogno o son desto – 400 volte”, in conclusione,l’artista ha incantato il pubblico dall’inizio alla fine della serata.
Patrizia Gallina
(Foto di Marcello Orselli)