E’ andato in scena dall’1 al 3 aprile presso il Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, con enorme favore di pubblico Maledetto Peter Pan, protagonista Michela Andreozzi.
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%; font-family: 'Times New Roman','serif';">La talentuosa protagonista, che vanta un corposo curriculum artistico da attrice a sceneggiatrice, da regista a conduttrice televisiva, porta nei teatri italiani da circa due anni e con successo Maledetto Peter Pan – titolo originale “Le Demon di Midi” spettacolo francese scritto da Michèle Bernier e Marie Pasal Osterrieth che partendo dai teatrini d’Oltralpe ha calcato palcoscenici famosi – facendone un one woman show dove interpreta più di venti personaggi.
L’adattamento dei testi di Maledetto Peter Pan in italiano è a cura di Carlotta Clerici e Antonella Questa, e la regia di Massimiliano Vado.
Uno spettacolo in cui si affronta il tema universalmente conosciuto della crisi di mezza età.
Un testo ironico e mai banale e seppur attinge ai tanti luoghi comuni che aleggiano nel travagliato rapporto di coppia, fa ridere, riflettere su quanto siano uguali le dinamiche che s’innescano davanti alla crisi di mezza età che investe il partner, assurgendo quindi alla figura dell’eterno ragazzo, ossia Peter Pan.
Due ore di spettacolo in cui, la protagonista, una donna di quarant’anni subisce l’oltraggio delle corna e abbandono del marito che innamorato della giovane segretaria, ricorre a tutti i mezzi in suo possesso per riprendersi quella giovinezza ormai passata, attraverso cambi look e vita all’aria aperta.
Una ricerca che nel giro di poco si rivelerà fallace, grazie alla convivenza con questa fatina stucchevole; nello stesso tempo lei Michela Andreozzi nel ruolo della moglie tradita, attraversa tutte le fasi, dalla disperazione all’abbandono, dal confronto con i parenti e amici, all’odio e autolesionismo, dall’euforia alla ricerca di un’amante, pescando inutilmente fra gli ex fidanzati.
Insomma una meditazione, ironica centrata sulla vita di coppia e su tutto ciò che porta con sé, dagli slanci agli abbandoni, dalle riflessioni, alle ferite e seguenti cicatrici. Una commedia che la protagonista Michela Andreozzi fa scivolare lungo le due ore di spettacolo tenendo gli spettatori incollati alla poltrona. Interpreta più di venti personaggi immaginari, con i loro tic, dialetti, entra ed esce da ognuno con una duttilità degna di nota. Mette a proprio agio il pubblico interagendo di continuo con loro; rendendoli protagonisti inconsapevoli di una storia in cui tanti forse tra il pubblico si sono riconosciuti, perché siamo tutti tasselli di un enorme puzzle che è la vita, diversa da individuo a individuo, ma che nel rapporto di coppia tra slanci e crisi, sembra essere un percorso in cui tutti per qualche verso ci siamo trovati.
Ve lo consigliamo.
foto: Fiorella Passante