NAPOLI – Venerdì 5 aprile 2019, Teatro Nuovo di Napoli Francesco Arienzo in Maschio adorabile poco virile. Ritorna sul palcoscenico partenopeo l’umorismo esistenzialista del popolare comedian con il suo nuovo monologo, che conclude la rassegna Stand Up Comedy 2018/2019.
La comicità esistenzialista di Francesco Arienzo torna sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, venerdì 5 aprile 2019 alle ore 21.00, con Maschio adorabile poco virile, titolo del nuovo monologo del comico, autore e attore partenopeo, ma anche la definizione che meglio lo rappresenta.
Ultimo appuntamento della rassegna “Stand Up Comedy 2018/2019”, Maschio adorabile poco virile è una sintesi del periodo più consapevole di Francesco Arienzo. grazie al quale riesce a raccontare quanto gli sia stato illuminante abbassare le aspettative in ogni occasione, del perché desideri essere odiato e di come sia soffocante sentirsi libero di poter scegliere.
È lo spettacolo di un uomo sempre serenamente inadeguato, che, nonostante le sue frustrazioni, le sue debolezze e i suoi fallimenti, non si è mai sentito meglio di così.
Occhi azzurri, magnetici, sguardo attento, ma timidamente nascosto dai suoi atteggiamenti ansiosi e introversi, Arienzo si presenta così di fronte al pubblico, confessando tutta la sua inadeguatezza a una realtà che lo vorrebbe più estroverso e più sicuro di se stesso.
Descrive il suo mondo nel quale si diverte a ribaltare l’ovvio e a esaltare gli stati d’animo, anche quelli negativi, in modo cinico e delicato, confessa tutta la sua inadeguatezza a una realtà che lo vorrebbe più estroverso e più sicuro di se stesso.
Niente di più difficile per lui, che sembra trovarsi a suo agio solo quando è sopraffatto dalla paura, dall’ansia, dalle molteplici ossessioni e da varie, e spesso infondate, preoccupazioni.
Attraverso il suo modo di essere, Arienzo emana quella vena comica che aiuta a comprendere le difficoltà di una persona normale e, chissà, anche a superarle.
Timido, riservato, sul palco diventa un leone, giocando con i suoi limiti e le sue paure, ed è proprio questo suo modo particolare di fare comicità, probabilmente, a determinare la sua popolarità.
I suoi equilibri si mantengono su una stabilità che è naturale, i suoi argomenti sono classici, normali, ma nei suoi testi e nei suoi modi, diventano spunti di riflessione e momenti di divertimento. Scherza con se stesso, con il pubblico, con presenti e assenti, ma resta sempre fermo sull’obiettivo, anche quando sembra che lo abbia perso.
I suoi tempi comici, le giuste attese, le battute esibite nei momenti adatti e i toni adeguati sono divertimento puro per il pubblico, che non si stanca di seguirlo, accolto dalla sua semplicità, nel suo incredibile e vertiginoso crescendo di comicità.