Mostra del Cinema di Venezia. ”Le Mosche” vince il Premio Campania
Riconoscimento alla 77esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con il “Premio Campania 2020” per il cortometraggio “Le mosche”, prodotto da Open Mind di Sergio Panariello e Luca Zingone. In collaborazione con la scuola di formazione cinematografica Napoli Film Academy, per la regia di Edgardo Pistone e presentato alla Settimana internazionale della critica.
Il Premio Campania, incentrato sulla valorizzazione della Campania nel settore audiovisivo e relativo indotto, è assegnato annualmente da Italian Film Factory (promotore del Social World Film festival).
Il premio va Istituzioni, aziende, attori, registi, produttori e personalità artistiche che hanno contribuito allo sviluppo, al radicamento e alla promozione dell’attività cinematografica in Campania.
Uno dei riconoscimenti è stato assegnato al regista Edgardo Pistone e ritirato insieme ai produttori del cortometraggio Luca Zingone e Sergio Panariello di Open Mind per aver raccontato con nuova stilistica poetica una Napoli post-pasoliniana.
C’è attesa ora per l’assegnazione dei premi ufficiali della Settimana della Critica di Venezia, che saranno comunicati venerdì 11 settembre e che vedono “Le mosche” unica opera “made in Naples” presentata nella sezione Short Italian Cinema.
Il corto è un poetico racconto in bianco e nero che narra in 15 minuti le vicissitudini e le avventure di un gruppo di ragazzi, abbandonati a sé stessi mentre la vita, placida e sonnacchiosa (almeno in apparenza…) scorre indisturbata. In balia dei demoni della crescita, della loro fantasia e tracotanza, i ragazzi (così come le mosche, animali fastidiosi che disegnano traiettorie inutili ed eleganti ronzando per ‘vocazione’ dal marciume alla seta) si trascineranno verso un epilogo tragico e irreparabile.
“Il nostro lavoro è stato in parte autobiografico, work in progress – spiega Pistone – perché rispetto alla sceneggiatura originale abbiamo aggiunto idee e suggestioni con i ragazzi direttamente sul set, durante la lavorazione. La chiave di lettura del film è partire da un dato sociale e politico per arrivare a un livello poetico. I ragazzi non riescono a entrare in contatto con la realtà circostante e quindi i sentimenti che muovono i protagonisti finiscono con l’essere la noia e la malinconia. Abbiamo messo a confronto la spensieratezza e l’ingenuità dei ragazzi con i drammi della realtà che li circonda”.
“Partecipare in concorso alla Settimana della Critica di Venezia è un nuovo importante traguardo per la nostra giovane società – spiegano i produttori Sergio Panariello e Luca Zingone – che punta sempre a valorizzare una profonda ricerca estetica e l’attenzione verso le tematiche sociali. Venezia ci è sembrato il contesto ideale per presentare un progetto come Le Mosche. Al momento abbiamo in cantiere due documentari, un lungometraggio e altri due corti che affrontano proprio attualissime tematiche sociali. In prospettiva vorremmo cimentarci in produzioni di respiro internazionale senza però abbandonare il nostro territorio, puntando allo stesso tempo ad affermarci come produzione esecutiva qui a Napoli”.