OTTANTA AVERSA Vernissage – Intervista a Salvatore Di Vilio

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Si è svolto ieri 22 giugno nello storico Chiostro di San Francesco ad Aversa, il vernissage della personale fotografica di Salvatore di Vilio dal titolo Ottanta Aversa. Ospite musicale, il sassofonista Giovanni Sorvillo.

In un’atmosfera suggestiva, complice le splendide serate estive e la eccezionale cornice storica del Chiostro di San Francesco ad Aversa, si è inaugurata la mostra fotografica di Salvatore di Vilio dedicata alla cittadina normanna, con scatti raccolti nei primissimi anni ’80. Precursore della Street photo, Di Vilio si è sempre contraddistinto nel suo ambiente per il continuo accostamento tra foto e storia dei luoghi, facendone un modus operandi in una carriera che è alla soglia dei quarant’anni di attività.

Tanti gli ospiti e i visitatori presenti alla serata inaugurale, il musicista Giovanni Sorvillo che ha regalato momenti musicali accompagnato dal suo inseparabile sax. Presente il sindaco di Aversa, Enrico de Cristoforo che ha dato il benvenuto ai presenti ed aperto ufficialmente la mostra. Salvatore Di Vilio, giovanissimo interrompe gli studi universitari per dedicarsi alla fotografia, percorso che non ha mai interrotto a partire dal 1979, ha tenuto negli anni mostre personali e collettive, e partecipato a rassegne in  Italia e all’estero.

Quando inizi a fotografare?

Inizio nel 1979 fotografando la mia terra, l’agro atellano e l’agro aversano, e non ho mai smesso pur avendo l’opportunità di dedicarmi ad altro, non ho mai voluto tagliare questo cordone.

Come è segmentata questa mostra?

La mostra Ottanta Aversa è divisa in tre sezioni: la prima riguarda il centro storico, con un discorso filologico legato ai luoghi, con in alcune foto la presenza umana e altre no; la seconda  è legata a San Lorenzo, -l’ho fotografato quando era nel pieno del degrado e dell’abbandono – tutti scatti fatti tra il 1980 e il 1981. E per finire Piazza Mercato (piazza Marconi) con aspetti di vita quotidiana, con le donne del sud  tra i vicoletti, dove anche la famosa regista Lina Wertmüller girò nel 1976 il famoso film “Pasqualino Settebellezze”. Qui sono esposte solo una piccolissima parte dell’immenso archivio fotografico raccolto in oltre trent’anni di attività e ricerca.

Presente all’interna della mostra  OTTANTA AVERSA,  raccolte in cartelle, altri lavori eseguiti in questi quattro decenni dal fotografo Salvatore Di Vilio, sulla sua continua ricerca storica, di valorizzazione e/o denunce del territorio, come: Caserta e la Reggia; I giorni della Canapa, estratte da un suo libro fotografico pubblicato cinque anni fa dal titolo  “I giorni della canapa. Storie per immagini in terra di lavoro”; I bronzi di Riace tratto da un lavoro che ha fatto in collaborazione con la sovraintendenza di Reggio Calabria e parte di un libro edito sempre dalla sovraintendenza di Reggio; Il turista incantato, una ricerca aperta dove sono presenti scatti raccolti nei luoghi dell’arte tra Italia e l’estero.

La mostra è curata da Angela Nugnes è ad ingresso libero e sarà aperta al pubblico fino a sabato 24 giugno.

foto: Salvatore Di Vilio

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