Si tirano le somme della prima, succesful edition di “The World bridge”
“The world brige – New York Napoli 2016”, il festival dedicato alla cultura napoletana e che vuole creare un ponte tra Napoli e New York, è un’iniziativa che è stata promossa dall’ente no profit Spazio Cultura Italia in collaborazione con New York Italian Foundation, con il patrocinio morale della Regione Campania Assessorato alle Politiche Sociali, Comune di Napoli, Unione Industriali di Napoli, Consiglio Nazionale Ordine Nazionale dei Giornalisti, Fondazione Ordine dei Commercialisti di Napoli, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione con il Sud e in collaborazione con Fordham University, Rotary e-club Italy South 2100, Futuro Presente Onlus, Meridonare.
Partito mesi fa con una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Meridonare della Fondazione Banco di Napoli, ad oggi ha raggiunto quasi 12.000 euro e vanta numeri di tutto rispetto: oltre mille partecipanti, 300mila gli utenti dei social network, più di 50 testate giornalistiche interessate, 2 paesi coinvolti, 10 eventi, 50 protagonisti, oltre 30 partner. Sotto la direzione artistica di Mimì De Maio a New York è sfilata la musica, il cinema, la fotografia, la letteratura made in Italy attraverso le opere di nomi della caratura di Erri De Luca, Maurizio De Giovanni, Valeria Golino, Adriano Giannini, Massimiliano Gallo, Ruggero Cappuccio, Lello Esposito, Titta Fiore.
«Quella che era una semplice intuizione si è materializzata in un evento che è andato oltre le nostre aspettative. Il merito è in gran parte del forte interesse che c’è per Napoli. Siamo già al lavoro sulla nuova edizione americana programmata per la primavera del 2017 – dichiara Mimì De Maio – Come avevamo annunciato “The World Bridge” non voleva essere solo una vetrina fine a se stessa, e così non sarà. Annunceremo infatti già nei prossimi mesi diverse operazioni culturali ed editoriali a cavallo tra i due paesi che cammineranno al di là del festival. Il seme è stato piantato».
Mostre fotografiche, una giornata dedicata al cinema, tanta musica, anche per le strade e locations prestigiose per una sfida che sta intrecciando nuovi rapporti con una terra lontana che sempre fu punto d’arrivo di onde migratorie e mescolanze di cultura.
Con buona pace del 45mo presidente degli Stati Uniti.