Professore ordinario di Psicologia clinica alla Facoltà di Medicina di Napoli, Paolo Valerio espone a Castel dell’ Ovo le sue più recenti creazioni
Presso il salone delle Carceri di Castel dell’Ovo, si inaugura martedì 12 luglio, alle ore 17.30, il vernissage della personale del prof. Valerio, dal titolo “Gender roles, gender cages and surroundings” a cura di Raffaele Loffredo, a cui si deve anche il testo critico che accompagna la mostra.
La mostra è realizzata dalla Fondazione Genere Identità Cultura in collaborazione con la Fondazione Arti Napoli, e la scelta della tematica non stupisce, visto che il gender e l‘intersessualità sono tra i temi principali della ricerca universitaria dell’artista da diversi anni; ciò che invece colpisce è il suo modus operandi, giacchè Valerio è solito raccogliere -o forse sarebbe meglio dire accogliere- gli oggetti che il mare restituisce alla terraferma, non dopo averli corrosi, creati e modellati secondo la volontà della Natura. E’ su questo materiale che l’artista agisce, dando ad essi nuova dignità attraverso un significativo processo di assemblaggio all’interno di gabbie cilindriche che rappresentano gabbie di genere, prigioni dalle quali è necessario liberarsi, in quanto elemento portante di una cultura di tipo binario.
Affascinante, dunque, questa contaminazione tra arte e psichiatria, essa dà origine ad installazioni in cui si cita il verde di Oscar Wild, si parla di omofobia e femminielli (tematica che Valerio ha avuto modo di trattare anche in “Genere: femminielli”) e si tenta di sciogliere alcuni nodi dell’anima, in un gioco che parte dal mondo materiale per arrivare nelle profondità dell’Io.
La mostra resterà aperta fino al 10 agosto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, la domenica la chiusura sarà anticipata alle 14.00.